A cosa si riferisce?
«A tutto: dall’alimentazione, alla vita privata, alle amicizie, ai comportamenti. In campo e fuori. Quando si indossa la maglia granata si deve sapere che si indossano simbolo e passione della gente. E chi non lo ha capito ne subirà le conseguenze».
Provvedimenti in vista?
«Dico solo che il dovere di un dirigente è richiamare tutti all’ordine. Dispiace portare in ritiro la squadra, ma si è reso e si rende necessario. Contro l’Avellino abbiamo fatto 5 gol: comprese le loro marcature. Abbiamo preso 3 gol da polli. Era necessaria una pausa di riflessione che si estenderà fin quando non vedrò miglioramenti dal punto di vista mentale e caratteriale».
I calciatori hanno diritto a una pausa per regolamento...
«Il provvedimento non ha un tempo limitato: i sette giorni da regolamento possono partire anche dal 2 o dal 3 gennaio...».
I numeri dicono che la Salernitana è nella zona che scotta.
«La classifica è bugiarda. Senza queste disattenzioni, che farebbero “incazzare” anche il premio Nobel per la pace, saremmo a ridosso della zona playoff. Ho sempre costruito squadre vincenti: ecco perché sono arrabbiato. Abbiamo gente di valore e di esperienza e voglio che tirino fuori sia il valore, sia l’esperienza. Non tollero più chi bada al proprio orticello».
Dopo il Perugia c’è il mercato...
«La Salernitana i rinforzi ce li ha in casa e non verrà smantellata. Siamo partiti tutti insieme e arriviamo tutti insieme. Nel bene o nel male. Se posso miglioro il gruppo, ma non andremo a peggiorarlo. Coda e Donnarumma? Restano a Salerno. Saremmo dei “fregnoni” se li cedessimo dopo averli scovati e valorizzati. E poi lo ribadisco: i contratti sono bilaterali e vanno rispettati. Da una parte e dall’altra».