Sedotta e truffata dall'amante,
i giudici: «No, lei era consapevole»

Sedotta e truffata dall'amante, i giudici: «No, lei era consapevole»
di Petronilla Carillo
Mercoledì 19 Settembre 2018, 06:30
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Era stato condannato in primo grado, presso il tribunale di Vallo della Lucania, a due anni e sei mesi con l’accusa di stalking e truffa (sentimentale) per aver circuito una donna, agganciandola su facebook e convincendola prima a lasciare la propria casa coniugale e poi ad investire denaro nella loro storia d’amore. L’altro giorno Angelo Monzo, un 50enne di Stella Cilento difeso dall’avvocato Agostino Allegro, è stato assolto da ogni accusa perché, secondo i giudici della Corte d’Appello di Salerno, il fatto non sussiste. Secondo la vittima, M.M. difesa dall’avvocato Antonello Natale, invece, lui l’avrebbe prima sedotta e poi «spolpata» economicamente. Nel mentre della loro storia d’amore, difatti, secondo quanto la donna ha denunciato ai carabinieri facendo così aprire una indagine che ha porto l’uomo a giudizio, era stato capace di farle spendere oltre centomila euro a suo proprio vantaggio. In pratica la donna - che probabilmente ricorrerà ora in Cassazione - lo ha accusato di averla contattata sul social network con delle false generalità, spacciandosi per un imprenditore di successo e millantando una serie di amicizie importanti, non per ultima quella con il questore di Salerno per poi rivelarsi tutt’altro. 
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