Violentò la vicina: prosciolto
«Totale incapacità di intendere»

Violentò la vicina: prosciolto «Totale incapacità di intendere»
di Nicola Sorrentino
Sabato 17 Marzo 2018, 06:35 - Ultimo agg. 08:22
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NOCERA INFERIORE - Violentò la sua vicina di casa nell’androne del palazzo dove entrambi vivevano, ma non può essere processato per «vizio totale di mente». Lo ha deciso il collegio del tribunale di Nocera Inferiore, presidente Anna Allegro - a latere i giudici Russo Guarro e Giuseppe Ravotti - per un 44enne nocerino. La sentenza di non luogo a procedere è stata emessa due giorni fa. L’imputato dovrà trascorrere due anni in una struttura psichiatrica, dalla quale potrà uscire solo se non sarà più ritenuto un soggetto socialmente pericoloso.

La storia che lo riguarda è compresa in un periodo di pochi giorni, tra il 30 aprile e il 2 maggio 2015. Le accuse erano di violenza sessuale, detenzione di arma bianca, minacce aggravate, ingiuria e lesioni. Quella peggiore, di violenza sessuale, si consumò il 30 aprile in un condominio della periferia. Erano le 21,30, quando A.R. aggredì la vittima, che altri non era che la sua vicina di casa. La donna stava rincasando dopo aver portato a spasso il cane. L’uomo l’aspettò, poi la girò con violenza spingendola con la schiena contro il muro. Con una mano le tenne la bocca, con l’altra le palpeggiò il seno, poi la pancia, abbassandole infine maglia e reggiseno. La donna provò a divincolarsi, ma fu minacciata esplicitamente dal suo aggressore. Le sue urla attirarono il figlio di lei e del convivente, ma il 44enne non si arrese, estraendo dalla tasca un coltello con una lama d’acciaio di 30 centimetri. Urlando verso di loro: «Vi dovete stare zitti altrimenti vi taglio la testa. Qui comando io. Domani ti incendio la macchina (rivolgendosi al compagno della vittima)».
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