Benevento, la pazza idea di Bucchi:
Coda e Buonaiuto insieme davanti

Benevento, la pazza idea di Bucchi: Coda e Buonaiuto insieme davanti
di Luigi Trusio
Venerdì 15 Febbraio 2019, 13:00
4 Minuti di Lettura
Tello c'è, Insigne pure (ma non al meglio), Di Chiara e Costa no. Bucchi attende la rifinitura di questa mattina per sciogliere le ultime riserve in vista del match col Cittadella, ma dall'infermeria arrivano notizie rassicuranti solo per certi versi. La principale certezza è che, mancando Di Chiara, nella testa del tecnico non si insinuerà neppure per un'istante l'ipotesi del ballottaggio: Caldirola sarà di nuovo titolare come marcatore mancino, con Volta e Antei a completare il trio difensivo. Insigne è invece debilitato da un virus influenzale, anche se ieri ha ripreso ad allenarsi (in maniera parziale) dopo aver saltato la seduta di mercoledì. Per lui filtra cauto ottimismo: le condizioni verranno monitorate step by step fino a domani mattina e poi sarà presa una decisione. Oggi Bucchi dovrebbe inserirlo regolarmente tra i convocati per poi valutare l'utilizzo in base al modo in cui reagirà alle cure. L'alternativa naturale sarebbe Federico Ricci, che da tempo reclama un po' di spazio. Le sue caratteristiche sono più affini a quelle di Insigne rispetto ad Asencio e Armenteros. Oltretutto lo svedese di origine cubana non è ancora in grado di giocare una partita dall'inizio e ha bisogno di proseguire nel suo specifico percorso di preparazione. In questo momento nelle gambe non ha neppure un tempo intero. Quanto allo spagnolo, dopo essere stato utilizzato in più circostanze dal primo minuto accanto a Coda (con risultati tutt'altro che lusinghieri), Bucchi è giunto alla conclusione che sia molto più efficace da prima punta, e quindi come eventuale sostituto dello stesso Coda. Fermo restando che se dovesse essere necessario, in situazioni di emergenza o di risultato da ribaltare, i due potrebbe tranquillamente tornare a giocare in tandem.
 
Bucchi tuttavia sulla seconda punta starebbe studiando anche una mossa sorpresa: quella di piazzare Buonaiuto tra le linee vicino a Coda, avanzandone il raggio d'azione come seconda punta atipica, libera di svariare su tutto il fronte offensivo e di partire da dietro. In tal modo recupererebbe anche spazio a centrocampo, dove sono in tanti a sgomitare per una maglia. Che per adesso ha assicurata solo Crisetig, mentre Tello, pur recuperato, avendo saltato le sedute di martedì e mercoledì dovrebbe partire dalla panchina. Sarebbero dunque Viola, Bandinelli e Del Pinto (il solo destro di piede con Tello) a giocarsi gli ulteriori due posti: da escludere unicamente la soluzione con tre mancini (Viola-Crisetig-Bandinelli). Migliora col passare dei giorni la condizione di Christian Maggio, ma non ancora da poter immaginare un suo impiego nell'undici titolare (farlo giocare in questo momento significherebbe dirottare a sinistra l'insostituibile Letizia e tener fuori uno capace di percorrere la corsia in lungo e in largo come Improta, che tra l'altro è in grado di puntare, saltare l'uomo e calciare in porta se è in giornata). Bucchi mercoledì lo ha addirittura provato nella difesa a tre, pur continuando a considerarlo come laterale destro.

Tra i convocati ci sarà anche il nuovo acquisto Dejan Vokic, a cui Bucchi intende far assaporare il ritiro pre-gara per accelerarne l'integrazione all'interno del gruppo. L'ultima gara giocata dallo sloveno risale al 20 dicembre scorso, il ragazzo classe 96 sta bene ed ha bisogno solo un po' di ritrovare il ritmo. Resta da vedere se per lui ci sarà spazio in panchina. Sempre a proposito di Vokic il diesse Foggia ha dichiarato al sito di Gianluca di Marzio: «Era un calciatore che seguivo da tempo. Una vera e propria occasione di mercato, arrivata anche grazie al rapporto che mi lega a Felice Piccolo (intermediario napoletano, ex calciatore cresciuto nelle giovanili della Juventus, poi transitato per Empoli, Reggina, Lazio, Chievo e altre, Ndr) che è stato determinante nell'affare». Poi il retroscena: «È stata una trattativa non ritardata, ma temporeggiata. Tutto era stato programmato a gennaio, ma abbiamo aspettato per acquistarlo a zero. Va considerata un'operazione importante per costi, prospettiva e qualità del giocatore». Per Foggia, Vokic «ha una qualità incredibile abbinata ad una grande struttura fisica. È un calciatore duttile, potrebbe esplodere da un momento all'altro. Su di lui puntiamo molto, ha un contratto fino al 2021. È una scommessa che vogliamo vincere». Riguardo l'ambientamento, ci vorrà del tempo ma per il diesse «è un ragazzo professionale ed umile. Ha colto questa come l'occasione della vita, si è subito innamorato della città». Riguardo al presidente Vigorito ha scherzato: «Si è arrabbiato con me perché Vokic era troppo alto, infatti ci siamo fatti scattare le foto seduti per non essere in imbarazzo».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA