Benevento, un calcio alla crisi:
Bucchi si affida a Maggio e Volta

Benevento, un calcio alla crisi: Bucchi si affida a Maggio e Volta
di Luigi Trusio
Martedì 12 Marzo 2019, 18:00
4 Minuti di Lettura
Tutto da rifare. Come un ciclista nel drappello di fuggitivi che va fuori giri sull'ultimo scollinamento, comincia ad arrancare e si stacca, il Benevento ora è costretto ad inseguire mentre il traguardo si allontana e il tempo e le partite a disposizione si assottigliano. Servivano punti pesanti per capitalizzare al massimo la serie di 10 risultati utili, ma tra Livorno e Cremona è arrivata una duplice frenata che ha di colpo ridimensionato la ambizioni di una squadra che sembrava sfrecciare verso il podio. I giallorossi rimangono sesti alle spalle di Brescia (50 punti), Palermo (46), che ieri sera ha pareggiato (1-1) a Venezia, Verona (45), Lecce (44) e Pescara (44) e adesso si fa davvero dura in ottica promozione diretta. I playoff sono al sicuro (sono 9 le lunghezze di vantaggio sul nono posto occupato da Salernitana e Spezia, che oltretutto hanno una partita in più), ma quel che preoccupa è l'involuzione sul piano del gioco, delle occasioni e della tenuta difensiva: due partite, zero gol e soprattutto zero tiri in porta, unitamente a disattenzioni fatali. E se la sconfitta con il Livorno in qualche modo ci poteva stare per la prestazione di qualità e sostanza degli amaranto, quella con la Cremonese ha lasciato il segno perché arrivata contro una formazione inconsistente e inoffensiva, per giunta ridotta in dieci uomini. Per due volte, tra Foggia e Cremona, il Benevento non è stato in grado di sfruttare la superiorità numerica gettando al vento punti importanti. Sono riemersi limiti caratteriali che neppure il turnover di Bucchi è riuscito a nascondere: pur cambiando l'ordine degli addendi, il risultato è stato pressoché lo stesso. Quattro innesti rispetto alla gara con i labronici non sono bastati a mutare uno quadro desolante sul piano della fluidità di manovra e della produzione in attacco.

A dispetto di una retroguardia che pareva ormai imperforabile sono bastati gli ultimi 180 minuti per far emergere delle criticità: nelle ultime quattro sfide il Benevento ha incassato ben 5 reti (segnandone solo 3) e nemmeno il ritorno di Antei ha fatto migliorare la situazione. Le squalifiche di Volta e Maggio (comunque presenti a Livorno), il risentimento muscolare di Tuia e il rientro frettoloso di Di Chiara buttato nella mischia dopo quasi un mese e mezzo di stop (stante l'ennesima, improvvisa sparizione dalla distinta di gara del solito Costa) sono attenuanti solo parziali. E se le numerose assenze erano state la più comoda spiegazione al periodo nero tra novembre ed inizio dicembre, stavolta gli infortuni non c'entrano nulla. A centrocampo e in attacco c'è abbondanza di soluzioni (l'esordio di Vokic è passato in second'ordine dopo la beffa), in difesa non si può certo parlare di emergenza. Il ritiro a Coverciano non ha dato i frutti sperati, anzi col senno di poi potrebbe essersi rivelato controproducente.

Sui social e nei commenti del giorno dopo una buona fetta di tifosi ha individuato in Bucchi il capro espiatorio, addebitandogli scelte discutibili e la mancanza di coralità di gioco. Sotto tiro anche il diesse Foggia. Più di qualcuno si è sentito preso in giro dall'allenatore per le dichiarazioni del post-gara («l'abbiamo interpretata in maniera perfetta, siamo stati bravi ad affrontarla come dovevamo a differenza di Livorno dove non abbiamo giocato»). C'è chi si è spinto anche più in là chiedendo addirittura l'esonero. Un'eventualità che per adesso non viene proprio presa in considerazione dalla società. A questo punto del campionato lanciarsi in un cambio alla guida tecnica potrebbe essere altamente rischioso. Tanto più che il presidente Vigorito nutre grande fiducia nell'operato di Bucchi, anche se ha chiesto spiegazioni riguardo la doppia battuta d'arresto.

Ora l'importante è ripartire senza lasciarsi prendere dallo sconforto. Con lo Spezia, in crisi conclamata come la Cremonese (4 perse nelle ultime 5) sarà un'altra partita complicata. Bisogna evitare di resuscitare anche i liguri, che forse saranno privi del loro uomo migliore (Okereke dovrebbe essere convocato dalla Nigeria Under 23 per il match di Coppa d'Africa in Libia del 20 marzo, che vale anche come qualificazione alle Olimpiadi) unitamente ad almeno altri cinque giocatori. Da valutare Gyamfi, Costa e Tuia, ma in compenso Bucchi ritroverà Maggio e Volta. Oggi Crisetig andrà ad aggiungersi a Di Chiara e Asencio nell'elenco dei diffidati. La squadra è rientrata nella tarda serata di domenica a Benevento. Ieri mattina già sul campo con i soliti due gruppi: defaticante per i titolari dello «Zini», test con l'Under 17 per gli altri. Oggi di nuovo tutti riuniti per la seduta pomeridiana, con un occhio particolare agli acciaccati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA