Benevento, missione Cittadella:
duecento tifosi pronti all'esodo

Benevento, missione Cittadella: duecento tifosi pronti all'esodo
di Gianrocco Rossetti
Domenica 19 Maggio 2019, 14:00
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Da ieri mattina è entrata nel vivo la preparazione del Benevento alla semifinale playoff, che vedrà i giallorossi scendere in campo martedì sera per il match d'andata. La vittoria di venerdì sera del Cittadella a La Spezia ha reso noto a Bucchi ed ai suoi uomini sia l'avversario da affrontare ma anche il rettangolo verde sul quale giocare in «gara uno». Sarà quindi il «Tombolato» (calcio d'inizio alle 21) ad ospitare la prima delle due partite di semifinale che poi decreteranno una delle finaliste che si contenderanno l'accesso al massimo campionato.

Già da ieri mattina è iniziata la prevendita dei biglietti del match in Veneto. La società patavina ha messo a disposizione dei sostenitori sanniti 1.144 posti del settore ospiti del «Tombolato», al costo di 14 euro più i diritti di prevendita. I biglietti saranno acquistabili online e in tutte le rivendite del circuito LisTicket, senza alcuna necessità della tessera del tifoso. La prevendita per i ticket del settore ospiti chiuderà domani alle 19. Immediata la risposta dei sostenitori sanniti, che già nel primo giorno di vendita hanno fatto registrare oltre duecento tagliandi staccati. Pure la squadra, dall'allenamento di ieri, ha decisamente accelerato il passo, proprio dopo aver conosciuto la prossima avversaria. Infatti, se Bucchi nelle sedute dei giorni scorsi si era dedicato prevalentemente a migliorare la condizione fisica dei suoi uomini, al recupero degli acciaccati ed al consolidamento dell'identità tattica dei giallorossi, da ieri l'allenatore dei sanniti ha iniziato a lavorare anche sulle situazioni di gioco più specifiche da tenere in considerazione in gara, in virtù dell'avversario che si andrà ad affrontare. In tal senso venerdì sera Bucchi ed il suo staff hanno osservato con particolare attenzione la gara tra Spezia e Cittadella, proprio per studiare i prossimi avversari.
 
Anche se i veneti non sono affatto «da scoprire» per lo staff tecnico sannita, visto che sono l'unica squadra che il Benevento in questa stagione ha affrontato per ben tre volte e con le due semifinali diventeranno cinque in totale. Infatti, oltre alle due gare di campionato, il Cittadella è stato anche l'avversario del Benevento nel quarto turno di Coppa Italia. Va detto, per onor di cronaca, che i giallorossi hanno vinto tutte e tre le gare già disputate in questa stagione. Il gol di Asencio ha determinato lo 0-1 nella gara d'andata in campionato al «Tombolato»; una realizzazione di Bandinelli ha prodotto l'1-0 in Coppa Italia al «Vigorito», che ha poi concesso ai giallorossi la prestigiosa passerella a San Siro contro l'Inter. Infine ci ha pensato un gol del bomber Coda, più recentemente a febbraio in campionato, ancora al «Vigorito», a sancire il terzo 1-0 stagionale a favore del Benevento. Detto dei precedenti d'annata favorevoli, oggi Bucchi entrerà ancor più nello specifico delle prove per scegliere l'undici che martedì sera affronterà, almeno inizialmente, il Cittadella.

Al netto delle condizioni fisiche individuali, sono sostanzialmente tre i dubbi maggiori che ancora aleggiano nella testa del tecnico. Due riguardano gli esterni difensivi con Maggio, Letizia e Improta che si contendono due maglie, mentre il terzo concerne il fantasista da scegliere tra Ricci e Insigne, che poi si andrà a sistemare alle spalle di Coda e Armenteros.

Intanto anche il sindaco Mastella, con una nota, è entrato nel dibattito piccato che sta facendo da corollario alle recenti vicende giudiziarie che coinvolgono alcuni club cadetti. «Il collega sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, per difendere le ragioni contro la retrocessione della squadra della sua città, non argomenta ma minaccia ha precisato Mastella -. Credo che i playoff debbano andare avanti, come è giusto che sia, e bisogna rispettare il responso della giustizia sportiva. Non è la prima volta che capitano infortuni economici societari. Stavolta, e mi dispiace, è toccato al Palermo. Quanto, però, alla voce grossa di Orlando, proprio non è accettabile».
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