Benevento, la svolta parte da dietro:
così Bucchi ha blindato la difesa

Benevento, la svolta parte da dietro: così Bucchi ha blindato la difesa
di Luigi Trusio
Martedì 12 Febbraio 2019, 12:00
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Come premio per il blitz nel derby, il Benevento, che grazie al pari di ieri sera (1-1) tra Venezia e Lecce resta terzo a sei punti dal Brescia e 5 dal Palermo (capolista e vice si affronteranno venerdì in Sicilia), si regala la porta blindata e un nuovo rinforzo in mediana. Il cambio di marcia è ascrivibile all'equilibrio tra i reparti ma soprattutto al passaggio alla difesa a tre, che ha permesso a Bucchi di perfezionare i meccanismi sul piano difensivo. A risultare decisivi anche l'impiego del portiere Montipò e il rientro di Antei, unitamente all'elevazione dello standard di rendimento di chi c'era dall'inizio, come Volta e Di Chiara. L'ultimo arrivato Caldirola è stata la ciliegina: per la verità anche un po' a sorpresa, a Salerno ha dimostrato di poter già contare su una discreta tenuta atletica nonostante non giocasse partite ufficiali da lungo tempo. La sterzata è impressa nei numeri: 19 le reti incassate dai giallorossi nelle prime 12 partite (1,58 di media a gara), solamente 3 nelle ultime 9 sfide (calata vertiginosamente a 0,33). Il Benevento ha chiuso il girone d'andata con una delle peggiori retroguardie (quintultima) e adesso è risalito fino a vantare la quarta miglior difesa con 22 reti al passivo (meglio hanno fatto solo il Palermo con 18, la Cremonese con 20 e il Cittadella con 21).
 
Dopo Guilherme e Bukata, Pasquale Foggia pesca ancora nel campionato polacco. Perfezionato l'ingaggio a parametro zero del centrocampista classe 96 Dejan Vokic, pilastro dell'Under 21 slovena (titolare con la maglia della sua nazionale nell'ultima gara del girone di qualificazione agli Europei di categoria contro la Francia, terminata 1-1 lo scorso 16 ottobre a Digione) e svincolatosi dallo Zaglebie Sosnowiec (15 presenze per lui fino all'ultima gara contro il Legia il 22 dicembre scorso), con cui aveva firmato un triennale solo la scorsa estate. Ma in Polonia non è andata come previsto: il Sosnowiec, neopromossa in Ekstraklasa, la massima divisione dove il club mancava da oltre un decennio, al termine del girone d'andata ha chiuso all'ultimo posto con soli 12 punti, a 8 lunghezze dalla penultima. E un po' come il Benevento lo scorso anno, ha deciso di rivoluzionare l'organico con 10 arrivi e 9 partenze, risolvendo il contratto con Vokic. Il calciatore sloveno cercava una nuova opportunità ed era in Italia già da qualche giorno, accompagnato dal suo agente Sead Jahic. Ieri ha completato le visite mediche svolgendo anche il primo allenamento con i nuovi compagni, oggi si legherà al club giallorosso fino al 2021. Fisicamente prestante (alto 1 metro e 90), mancino dal piede delicato, Vokic può giocare da mezzala nel centrocampo a tre, centrale in quello a due e all'occorrenza anche agire da trequartista. Cresciuto nelle giovanili del Maribor (dove ha avuto modo di giocare e conoscere il calciatore a cui si ispira, il connazionale Josip Ilicic, ex Palermo attualmente all'Atalanta del quale sogna di ricalcare le orme), che lo ha poi spedito in prestito a Krsko e Verzej, è poi passato al Triglav prima di emigrare in Polonia.

Una freccia in più nell'arco di Bucchi, che può così ampliare il ventaglio di scelte a sua disposizione. Il tecnico può sorridere in vista del match di sabato col Cittadella: rispetto a Salerno ha recuperato Tello (che ha smaltito il fastidio alla caviglia) e Bandinelli (ormai debellato il virus influenzale), mentre sta meglio anche Asencio, le cui condizioni vanno però ancora monitorate. Lo spagnolo è alle prese con un'infiammazione alla caviglia che gli procurava gonfiore e gli ha fatto saltare il derby, ma pare che sia vicino alla guarigione. Con i rientri dei due centrocampisti, nella zona nevralgica ci sarà davvero l'imbarazzo della scelta. Bucchi valuterà chi sta meglio e poi prenderà le sue decisioni, considerato anche il rientro a tutti gli effetti di Nicolas Viola, cui è stata riservata anche una manciata di minuti all'«Arechi». Lo stesso dicasi per il gruppo dei laterali bassi, che già da una decina di giorni ha ritrovato Christian Maggio: il capitano designato sembra essersi finalmente lasciato alle spalle i guai fisici che lo hanno assillato finora e si sta allenando con costanza nel tentativo di recuperare in tempi rapidi una condizione di forma accettabile. Avrà bisogno ancora di un po' di tempo per essere impiegato a pieno regime, ma la data del suo ritorno in campo oggi è da considerare più vicina. Nella seduta di ieri all'«Imbriani», intanto, lavoro muscolare in palestra ed esercitazioni atletiche per i giallorossi, mentre oggi sarà in programma una sessione mattutina sul manto in erba sintetica dell'«Avellola». Ci sarà anche Vokic, che parteciperà alla prima sgambatura a tema principalmente tattico.
 
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