Benevento condannato ai playoff:
la serie A passa per il cinismo

Benevento condannato ai playoff: la serie A passa per il cinismo
di Luigi Trusio
Martedì 16 Aprile 2019, 12:00
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«Andiamo a dormire con una ferita apertissima, ma anche con la consapevolezza che ce la possiamo giocare con tutti. Adesso testa al Verona». Le parole di Bucchi nel post-gara sono emblematiche e sintetizzano anche lo stato d'animo del giorno dopo. Serpeggia ancora la delusione nell'ambiente giallorosso per una partita interpretata nel modo giusto, senza però aver raccolto nulla rispetto a quanto meritato. Ma il Benevento non può rimproverarsi nulla e quindi è già il momento di voltare pagina. Ormai fuori dai giochi per la promozione diretta (solo la matematica tiene in vita le speranze dei giallorossi ma il primo posto è irraggiungibile: il capolista Brescia, ieri sera vittorioso a Livorno con un gol messo a segno da Romagnoli nel finale, ha allungato a 10 punti il vantaggio sui sanniti) conviene concentrarsi sui playoff e sul miglior piazzamento possibile. Si fa durissima anche per il terzo posto, ma il quarto è ampiamente alla portata e quello contro il Verona del lunedì in Albis potrebbe rappresentare lo scontro decisivo per ipotecarlo.

Un risultato che consentirebbe di evitare il turno eliminatorio e accedere direttamente alla semifinale col vantaggio di giocare poi il ritorno in casa. Rimuginare sugli errori serve a poco, il Palermo ha tirato due volte nello specchio della porta ma se le è fatte bastare. Al Benevento non sono invece stati sufficienti oltre 20 tentativi. Un grande Brignoli, mai a livelli tali nel corso della sua esperienza nel Sannio, la mira imprecisa a causa della precipitazione e la sfortuna hanno impedito ai giallorossi di ribaltare l'esito della contesa.
 
Peccato, perché Bucchi l'aveva preparata bene, caricando i suoi al punto giusto, disponendoli secondo un disegno tattico non estremamente complesso, basato sul pragmatismo, con gli uomini del reparto avanzato liberi di esprimere la propria creatività senza sentirsi vincolati ad altri oneri o incombenze. Forse l'unico appunto che gli si può muovere è quello di aver tenuto troppo in campo Armenteros, che non era per nulla a suo agio contro i centrali rosanero rudi e sbrigativi, peraltro con una direzione di gara che considerare all'inglese sarebbe un eufemismo.

Il Benevento ha difettato in cinismo, si è comportato da squadra ma è venuto meno nelle giocate dei singoli, mentre il Palermo l'ha risolta facendo valere le proprie individualità, dal portiere a Jajalo fino ad arrivare ai mortiferi Nestorovski e Puscas. Il fatto che per la terza volta di fila si sia visto un Benevento così baldanzoso e arrembante lascia ben sperare per il prosieguo. La squadra è già proiettata al match di Pasquetta a Verona, lo stesso vale per Bucchi che non ha neppure intenzione di lasciarsi distrarre dalle voci che lo vedrebbero favorito per la panchina del Chievo, appena retrocesso in cadetteria dopo 17 anni in A intervallati da un solo anno transitorio in B. Il tecnico, che ha il contratto in scadenza al 30 giugno di quest'anno, per adesso è concentrato solo sul rush finale e sui playoff, con il suo Benevento che ha 5 punti da amministrare sulla nona classificata che in questo momento è il Perugia. Al Benevento purtroppo non è ancora riuscito di vincere uno scontro diretto con le prime quattro (Brescia, Lecce, Palermo e Verona, ora scavalcato dal Pescara che però ha una gara in più) e quella di Verona si presenta come l'occasione propizia. In caso contrario, vorrà dire che da questa squadra si è preteso più di quanto effettivamente valesse.

Bucchi deve quindi assolutamente lavorare sulla testa per mettere i suoi calciatori nelle condizioni di lasciarsi alle spalle l'amarezza e le scorie della sconfitta (immeritata, ma è pur sempre la quarta nelle ultime sette gare), riorganizzare il lavoro e cercare di ripartire senza traumi dalla prestazione, che comunque è stata incoraggiante sotto (quasi) tutti gli aspetti. Da oggi potrà farlo con tutti gli effettivi a disposizione tranne uno. Ovvero Asencio, rinfrancato per essere riuscito a sbloccarsi dopo sei mesi di digiuno, che sarà squalificato a causa di un'ammonizione più che evitabile. Peccato, perché questo è il momento in cui Bucchi ha bisogno dell'apporto di tutti.

Intanto sono ufficialmente acquistabili, sul sito internet e presso tutte le ricevitorie autorizzate Vivaticket, i tagliandi per il settore ospiti del «Bentegodi» in occasione dell'attesissima sfida Verona-Benevento, che come detto si giocherà lunedì prossimo, 22 maggio, con fischio d'inizio alle 15, nel giorno di Pasquetta. La vendita terminerà alle 19 di domenica 21 aprile. Il prezzo del singolo ticket è di 14 euro più diritti.
 
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