Bucchi studia il doppio play:
Crisetig e Viola insieme in mezzo

Bucchi studia il doppio play: Crisetig e Viola insieme in mezzo
di Luigi Trusio
Giovedì 14 Febbraio 2019, 12:00
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L'undici anti-Cittadella è ancora in fase di elaborazione, ma, salvo imprevisti dell'ultim'ora, 9 maglie su 11 possono considerarsi già assegnate. Bucchi sta monitorando il lavoro, l'applicazione e lo stato di forma di tutti gli elementi a sua disposizione. Il nodo principale riguarda il centrocampo, dove Crisetig e Buonaiuto sono in netto vantaggio su tutti gli altri: l'altra maglia se la giocano Viola, Bandinelli e Del Pinto con Tello staccato per via del fatto che non si allena da due giorni. Il colombiano, anche se dovesse recuperare in tempo, difficilmente verrebbe impiegato dall'inizio proprio perché a corto di preparazione. Fra i tre il favorito è Bandinelli, mentre rimane da capire come potrebbe orientarsi Bucchi qualora scegliesse di far giocare insieme Crisetig e Viola. Bucchi riguardo alla coesistenza dei due ha spiegato che «hanno qualità simili ma caratteristiche diverse» e che «imporre un solo ruolo ad un calciatore significa limitarlo». Il tecnico è convinto che Viola sia più adattabile da interno rispetto a Crisetig ed è per questo che nel caso optasse per la convivenza in campo (anche se ieri entrambi hanno giostrato da playmaker nelle rispettive formazioni a ranghi misti composte dall'allenatore), sarebbe quest'ultimo ad agire più largo. Si va verso la riconferma di Letizia (nella seduta di ieri in grande spolvero) e Improta sulle corsie laterali e del trio di retroguardia Volta (che è tornato in diffida dopo il giallo rimediato all'«Arechi»)-Antei-Caldirola da schierare dinanzi a Montipò. In attacco accanto a Coda ci dovrebbe essere Insigne junior, determinante anche a Salerno. Il condizionale è d'obbligo, perché ieri non si è allenato (non dovrebbe trattarsi di nulla di grave), in caso contrario come seconda punta è pronto Federico Ricci, da tempo alla ricerca di una nuova opportunità.
 
Questo perché Armenteros non può essere ancora considerato fisicamente pronto per sostenere una gara dall'inizio, mentre Asencio ormai è designato più come alter-ego di Coda che come partner avanzato. Sotto lo sguardo interessato del presidente Vigorito e del diesse Foggia (presente sulle tribune, oltre ad centinaio di tifosi, un'intera classe di un'istituto scolastico di Napoli, come già accaduto quindici giorni fa, per uno specifico progetto didattico) la seduta di ieri sul sintetico dell'«Avellola» è filata via in misura leggermente ridotta ma con la stessa intensità nonostante spirasse un vento forte e gelido. Assenti in cinque: Roberto Insigne, Puggioni, Costa, Di Chiara e Tello. Per adesso nessun campanello d'allarme, solo riposo precauzionale. Oggi si saprà qualcosa in più sulle condizioni di Di Chiara e Tello, alle prese con il lieve riacutizzarsi dei precedenti acciacchi (anca per il primo, caviglia per l'altro) e non presenti neppure all'allenamento di martedì.

Ha svolto quasi per intero la sgambatura lo sloveno Vokic (ufficializzato ieri il suo ingaggio da parte della società: per lui contratto fino al 2021, indosserà la maglia numero 36), che Bucchi ha provato come mezzala sinistra nelle esercitazioni tattiche sul possesso. Il ragazzo classe 96 può giocare anche da trequartista, ruolo non previsto dal 3-5-2 di Bucchi. Ha destato comunque una discreta impressione negli spettatori interessati, anche se bisognerà vedere innanzitutto come riuscirà ad ambientarsi, a districarsi con la lingua e soprattutto ad inserirsi negli schemi dell'allenatore. Su di lui Pasquale Foggia ha fatto una personale scommessa, speranzoso che non finisca come con Bukata. Per adesso è sparito dai radar anche il polacco Janek Jurczak, portiere in prova di quasi due metri ed evidentemente sbolognato con largo anticipo.

Ieri c'era un altro estremo difensore sotto osservazione, il 19enne Giorgio Galluzzo in forza al Castrovillari (Serie D) che oggi rientrerà alla base ma continuerà ad essere seguito. Bucchi senza Di Chiara e Costa ha utilizzato per la prima volta Maggio nella difesa a tre, ma la sensazione è che si sia trattato di un esperimento dettato dalla necessità e che se soluzione sarà, accadrà solo in extrema ratio. Per il resto le formazioni dei «verdi» con Tuia-Antei-Maggio dietro, Letizia-Del Pinto-Crisetig-Sanogo (Vokic)-Goddard (Cuccurullo) in mediana, Asencio-Ricci di punta, e dei «rossi» (Volta-De Caro-Caldirola in difesa, Gyamfi-Buonaiuto-Viola-Bandinelli-Improta a centrocampo, Coda-Armenteros tandem offensivo) erano appositamente miscelate per non fornire troppe indicazioni sia ai calciatori che a tutti coloro che hanno assistito. Bucchi, come tradizione vuole, preferisce tenere tutti sulla corda, anche se per l'80% la squadra per sabato è già fatta.
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