Il Cittadella sbanca l'Arechi
e mette nei guai la Salernitana

Il Cittadella sbanca l'Arechi e mette nei guai la Salernitana
di Enrico Vitolo
Sabato 21 Aprile 2018, 17:10 - Ultimo agg. 23:30
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Si continua a soffrire, per conquistare la salvezza servirà dell'altro. Molto altro. Contro il Cittadella (1-3) la Salernitana gioca una partita dai due volti. Troppo però incide un primo tempo spento, giocato senza energie mentali. Volendo esagerare quasi una squadra senza voglia, con il Cittadella che in pratica sovrasta in tutto e per tutto i granata. Gli 1 contro 1, i contrasti e le seconde palle vedono sempre protagonisti i veneti, per di più con una facilità disarmante. Tutto questo, inevitabilmente, porta anche al gol del vantaggio. Ci pensa al 18' Schenetti, servito da Settembrini, a sbloccare la partita, ma clamoroso è l'errore di posizione prima di Tuia e poi di Monaco che pochi secondi più tardi alzerà definitivamente bandiera bianca per un problema al ginocchio rimediato in avvio di gara (al suo posto Schiavi). Al 29' Kouame prova anche a chiuderla ma sul suo tiro Radunovic si oppone deviando in angolo, al 39' invece sono troppi gli errori della retroguardia granata per evitare che il passivo aumenti. Mentre Colantuono cambia spartito passando dal 4-3-3 al 3-5-2, il Cittadella si conquista con facilità il calcio d'angolo dal quale nasce la rete del meritato raddoppio: Scaglia di testa scavalca Radunovic ma colpisce la traversa, sulla ribattuta Salvi è lasciato completamente solo e non deve far altro che appoggiare il pallone in porta. Dalle gradinate dell'Arechi, con la curva che per protesta contro Lotito è entrata con quindici minuti di ritardo, iniziano a sentirsi ed anche in maniera evidente i fischi. La Salernitana prova a svegliarsi ma nel finale del primo tempo la fortuna non è una brava alleata. Al 43' Rosina, con una vera magia quasi dall'interno dell'area di rigore piccola, colpisce il palo ad Alfonso ormai battuto, al 47' Sprocati lo sfiora con un tiro a giro dai venti metri. 
 
Il finale di primo tempo ed il presumibile rimbrotto di Colantuono nell'intervallo scuotono la Salernitana. Nella ripresa, infatti, scende in campo la gemella vista nei primi quarantacinque minuti di partita. Una squadra finalmente con la voglia di voler giocare. Al 51', dopo un banale errore in disimpegno del Cittadella, Sprocati si ritrova da solo contro Alfonso ma incredibilmente non calcia, sul proseguo dell'azione però conquista un calcio d'angolo comunque fondamentale. Kiyine come al solito pennella un assist al bacio sul quale Schiavi di testa incrocia sul secondo palo e riapre subito la partita. Al 68', ma su un'azione manovrata, l'epilogo potrebbe essere lo stesso ma sulla pennellata di Rosina il neo entrato Rossi (fuori uno spento Palombi) è meno preciso del suo compagno di squadra. Il Cittadella però, con Iori graziato dall'espulsione, resiste e riesce a rendersi pericoloso. Molto pericoloso. Ed anche in diverse circostanze. Prima Arrighini solo davanti alla porta non colpisce nel migliore dei modi (66'), poi Salvi si fa respingere da Radunovic un calcio di rigore conquistato da Schenetti (69'), infine Bartolomei colpisce il palo direttamente da calcio di punizione (73'). Ma la pressione è costante. Mentre la Salernitana va a fiammate, il Cittadella gioca con scioltezza ed all'80' chiude la pratica campana con la doppietta di Schenetti che nel recupero potrebbe anche diventare tripletta se non colpisse il palo proprio come Vitale proprio pochi secondi prima del triplice fischio finale.
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