La Salernitana pronta a cambiare:
Colantuono a Pescara con il 3-5-2

La Salernitana pronta a cambiare: Colantuono a Pescara con il 3-5-2
di Enrico Vitolo
Giovedì 8 Febbraio 2018, 16:29
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Conferenza stampa pre-gara e partenza alla volta di Pescara con un giorno di anticipo rispetto alla classica tabella di marcia. È stato un giovedì ricco di novità per la Salernitana, la prima vigilia vissuta da Stefano Colantuono avendo di fronte la stampa locale. Ma la vera vigilia sarà domani in terra abruzzese quando il tecnico dei granata dovrà scegliere modulo e uomini da schierare sabato pomeriggio all’Adriatico: «Passaggio al 3-5-2? Può darsi, potrebbe essere una possibilità per permettere a gente come Zito e Kiyine di giocare in un ruolo un po' più congeniale – le parole di Colantuono -. Del resto Della Rocca è disponibile ma non ha il ritmo partita, mentre Signorelli l’ho convocato ma non sta ancora benissimo. Vedremo domani gli sviluppi». Ma nella lista ritorna anche Adamonis, ancora assenti invece Ricci, Odjer, Bernardini e Mantovani.
 
Non figura neppure Akpa Akpro che in queste ore è diventato ufficialmente un nuovo calciatore della Salernitana: «Fosse arrivato il transfer dalla Fifa l’avrei portato in panchina, di sicuro lo farà la settimana prossima. Ovvio, però, che non gioca da un tempo che è medio-lungo e per cui bisogna avere pazienza, ma in questi giorni che si è allenato con noi ha dimostrato di non avere solo un passato importante ma soprattutto che sa giocare a calcio». E giocando a calcio la Salernitana dovrà provare a mettere paura al Pescara di Zeman: «Stiamo valutando ancora alcune cose, ma dovremo essere bravi a saperli sia pressare alti che attenderli un pochino più bassi. Vogliamo giocarci le nostre chance contro una squadra che insieme a Palermo, Empoli, Bari, Parma e Frosinone è stata costruita per non fallire in questa stagione, per farlo sarà utile dare seguito a quanto di buono si è visto contro il Carpi».
 
Inevitabile poi, da parte di Colantuono, la chiosa sul calciomercato: «Chiaro che io non possa essere contento del mercato, sarei un cretino se lo fossi. Mi aspettavo anche io qualcosa di diverso come se lo aspettava Fabiani. Mi piace, però, essere chiaro: io non sono connivente con nessuno e non ho padroni, io e Fabiani non siamo il Gatto e la Volpe. Lo conosco da due mesi».
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