Salernitana, via alle cessioni:
sfoltimento con incentivi all'esodo

Salernitana, via alle cessioni: sfoltimento con incentivi all'esodo
di Pasquale Tallarino
Lunedì 24 Giugno 2019, 14:00
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La programmazione non può fare a meno della rescissione: prima di impostare la prossima squadra investendo soldi, la Salernitana deve sborsare altri quattrini per chiudere i conti con il passato che ritorna a galla ad ogni sessione di calciomercato. Rosina, Signorelli, Schiavi: da una porta all'altra, è stato scavato un solco lungo fino a giugno 2020, da riempire con oltre 700mila euro netti di ingaggio, in totale. Il contratto più «pesante» è di Rosina: 300mila euro. Il difensore gli si avvicina: 20mila in meno. Il centrocampista che era stato messo fuori lista, finito in prestito in Romania e che adesso rientrerà alla base ritemprato dalle vacanze, ha una busta paga di 150mila euro. Gli stipendi extralarge della Salernitana non finiscono qui (quelli di Micai, Jallow e Djuric messi insieme valgono 840mila euro a stagione, fino al 2023) ma è impossibile liberare spazio immaginando di piazzare altrove contratti così lunghi e lauti. Ecco perché i tre cognomi in agenda, alla voce «sfoltimento», sono quelli del 35enne numero 10 di origini calabresi, del capitano che quest'anno, se restasse, sarebbe calciatore bandiera ma che nel frattempo è finito nei radar del Cosenza, infine del centrocampista venezuelano.
 
Una precisazione va fatta: sfoltimento in questo caso non vuol dire cessione secca, non sarà una passeggiata. La Salernitana ha messo in conto di liberare posto in lista e di ridurre il numero di contratti pesanti ma sa che potrà farlo previa (sanguinosa) rescissione, perché si porterà dietro un robusto incentivo all'esodo. Di che tipo? Per avere un metro di paragone, è sufficiente ricordare l'epilogo del rapporto con Zito: 80mila euro netti per favorire il suo addio al granata, chiudendo anzitempo la propria esperienza. Se fosse rimasto a Salerno portando a scadenza il contratto, Zito avrebbe percepito 280mila euro, cioè più o meno lo stipendio degli attuali granata in uscita, Rosina e Schiavi. Va anche messo in conto che di solito le rescissioni hanno tempi tecnici non rapidissimi. Talvolta accade per puntiglio, talvolta per «strategia»: maturano mensilità, i calciatori con la valigia pronta si guardano intorno ma neppure hanno fretta, tanto più che la Salernitana, società virtuosa, ha saldato molto prima del 24 giugno le spettanze del trimestre marzo-aprile-maggio. Pagati i calciatori, i dipendenti, sono stati ovviamente ristorati gli allenatori a busta paga e che non esercitano più in granata, perché sollevati dall'incarico.

A proposito di sfoltimento, abbattimento e rescissione, c'è stato un contatto anche con i due collaboratori di Gregucci, cioè Rizzolo e Ton, per trovare una intesa, una transazione o probabilmente (nel primo caso) un accordo che potrebbe favorire una nuova collocazione in granata. Rizzolo, infatti, potrebbe anche far parte dell'entourage del settore giovanile. Molto diversa, invece, la posizione di Ton: lui era e resta molto legato a Gregucci, dunque si discuterebbe di un congruo incentivo all'esodo per favorire il congedo. Resta sul piatto il contratto di Gregucci: aveva lasciato la Nazionale per seguire il cuore granata e «l'epidermide», come ha più volte detto. Poi è stato esonerato. Il suo ingaggio è di 120mila euro. L'affetto che nutre nei confronti della piazza è fortissimo. La stima nei confronti del co-patron Mezzaroma altrettanto forte e sincera. Potrebbe toccare proprio al co-patron intavolare un discorso?

Tra giovedì e venerdì, il procuratore Sorrentino, l'agente che assiste Odjer (e anche Jallow) discuterà con la società il futuro del centrocampista, che è punto fermo del progetto di Menichini. C'era già stato un approccio nei giorni scorsi ma l'operatore di mercato attende di conoscere le investiture ufficiali, prima di sondare l'interlocutore che dovrà rappresentare la Salernitana. Odjer (under) ha un contratto in scadenza nel 2020, l'assalto dell'Entella al momento non viene preso in considerazione, l'agente intavolerà un discorso per arrivare a un prolungamento almeno fino al 2022.
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