Salernitana, operazione rilancio:
sotto la lente tecnico e manager

Salernitana, operazione rilancio: sotto la lente tecnico e manager
di Nicola Roberto
Lunedì 15 Aprile 2019, 12:00
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La salvezza è più vicina, ma serenità e armonia restano ancora lontane. La Salernitana respira, ma il clima di tensione che si respira intorno a squadra e società si è solo in parte alleggerito. La vittoria sul Cittadella ha sistemato la classifica, ma non ha diradato le tante nuvole che si sono da tempo addensate nel sempre più frammentato universo della tifoseria granata. La curva è tornata in parte a riempirsi, ma in tanti sono rimasti a casa, specie tra gli abbonati degli altri settori dell'Arechi, e il dato che deve far riflettere è proprio questo: da tempo, infatti, in tanti si sono allontanati, restando a casa nonostante l'abbonamento sottoscritto l'estate scorsa. Ed è su questa fascia di tifosi che la società dovrebbe concentrarsi, perché la maggioranza silenziosa che va dalla città alla provincia può fare la differenza in termini di numeri e di incassi.

 
Dopo l'incontro a Roma con una rappresentanza di ultras, ma anche con esponenti di alcuni club organizzati non facenti parte della sfera più accesa della tifoseria granata, Lotito e Mezzaroma hanno disertato l'Arechi proprio nell'occasione più importante, in cui dalla proprietà sarebbe stato lecito attendersi un segnale di presenza e di vicinanza che avrebbe dato un seguito al tentativo di distensione e mediazione avviato nei giorni precedenti. Nuvole ancora dense anche sul futuro tecnico e dirigenziale. Molti tifosi chiedono una svolta sul piano della programmazione e della filosofia gestionale del club, vincolando il cambiamento più profondo alla risoluzione del rapporto tra la Salernitana e il direttore sportivo Angelo Fabiani, il cui operato non ha convinto, specie da dicembre in poi. Lotito ha confidato ai tifosi con cui si è incontrato a Roma che molti dei problemi incontrati durante la stagione dalla squadra sono da imputarsi all'addio a sorpresa di Colantuono, ma è pur vero che, a dicembre, la società avrebbe potuto allargare i suoi orizzonti all'atto della scelta del sostituto del dimissionario trainer laziale. Gregucci non era una soluzione di primo piano e i numeri del trainer pugliese sono stati finora insoddisfacenti così come non è stato all'altezza delle aspettative il mercato di gennaio, caratterizzato da un basso profilo. Proprietà e dirigenza potevano e dovevano fare meglio e, forse, anche il mancato raggiungimento dei playoff nella stagione del centenario potrebbe pesare nelle decisioni che saranno prese nelle prossime settimane.

Intanto, Gregucci si gode i gol di Djuric, a lungo attesi invano e giunti nella fase calda della stagione. Il bosniaco è andato a segno contro Venezia, Spezia e Cittadella, regalando quattro punti con i suoi cinque centri alla squadra proprio nel momento più difficile, in cui era venuto meno per infortunio anche Calaiò. L'investimento sostenuto in estate per Djuric è ben lungi dall'essere stato ripagato, ma, almeno, ora che l'ex Cesena ha ritrovato la condizione fisica, si sta vedendo un calciatore completamente diverso da quello impacciato e sfiduciato che si era visto nel corso dei primi mesi della sua esperienza in granata. Per la seconda volta in stagione la Salernitana ha segnato quattro gol in una partita e, come ad Ascoli, anche con il Cittadella si è imposta con un risultato pirotecnico (4-2), che rende meno anemico il dato delle reti realizzate (37). Peraltro, il poker servito dai granata sabato scorso acquista ancor più valore perché il Cittadella era la miglior difesa del campionato. Djuric spera di rimpolpare il suo bottino, ma Gregucci confida anche nel risveglio di Jallow che contro il Cittadella ha disputato un buon secondo tempo dopo aver mostrato troppo nervosismo nella prima frazione di gioco. Con Calaiò in ripresa e Rosina che resta un'opzione importante sul piano della qualità, specie a gara in corso, Angelo Gregucci ha più di qualche nota lieta da custodire gelosamente in vista dello sprint finale. Lunedì prossimo la Salernitana farà visita al Brescia, poi riceverà all'Arechi il Carpi, finora mai sconfitto dai granata in gare ufficiali. Una vittoria sugli emiliani chiuderebbe il discorso salvezza e potrebbe essere il preludio all'inizio dell'operazione rilancio promessa da Lotito e Mezzaroma per la prossima stagione.
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