Salernitana, tutti in ritiro:
primo allenamento con Ventura

Salernitana, tutti in ritiro: primo allenamento con Ventura
di Alfonso Maria Avagliano
Lunedì 15 Luglio 2019, 12:00
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Ora si fa sul serio. La Salernitana è arrivata a San Gregorio Magno ieri poco prima delle 15 e stamani sosterrà il primo allenamento del ritiro precampionato. A porte aperte solo al mattino, da qui al fine settimana, mentre i pomeriggi saranno off limits. Sabato (ore 17.30) la prima amichevole contro una selezione di dilettanti locali.
 
Ad accogliere la delegazione granata c'erano il sindaco gregoriano, Nicola Padula, gli assessori Vito Iuzzolino e Carla Grippo, oltre al consigliere comunale, Pasquale Iuzzolino. Hanno stappato lo spumante e brindato con mister Ventura e il team manager, Avallone, unico rappresentante della dirigenza. Un rinfresco all'interno della foresteria che ospiterà l'ippocampo fino a fine mese. Frutta e qualche dolcino per i calciatori, subito dirottati nelle rispettive stanze per il riposo previsto. Ci ha pensato l'allenatore ad uscire dalla struttura, dopo un po', per salutare la rappresentanza di tifosi del posto, perlopiù ragazzini, che ha atteso a lungo all'esterno al centro sportivo con tanto di bandiere granata. Poco dopo l'arrivo della Salernitana, San Gregorio Magno si è vestita a festa per la processione della Madonna del Carmine. Un segnale, forse, per Lotito che non ha mai nascosto di essere «cattolico praticante». Per ora, non sono annunciati suoi blitz, mentre Mezzaroma potrebbe fare capolino in occasione di un'amichevole. Il 20, 24 e 28 luglio le date prescelte per i test.

Non è certo la prima volta che la Salernitana svolge il ritiro nella «sua» provincia. L'ultimo caso nel 2005, più per necessità, quando l'allora neonata società dei costruttori capitanata da Lombardi si preparò in fretta a Paestum, dopo l'ammissione in c1 col Lodo Petrucci. Nel '72 aveva svolto il romitaggio a Padula, quattro anni prima a Giffoni Valle Piana. Andando a ritroso, nel '64 era stata ospitata a Contursi Terme, nel 60 e nel 61 a Sala Consilina ('60 e '61). Per ben cinque volte ('51, '52, '55, '62 e '63) è stata ad Acerno. A San Gregorio, la Salernitana potrà usufruire di due palestre e del ristorante. Gruppo già preparato, si allena da giovedì scorso.

Ieri aveva iniziato la giornata al Mary Rosy per l'ultima seduta della tre giorni di riattivazione. Poi, il pranzo in un noto ristorante partner: pasta in bianco, bresaola con parmigiano e insalata per i calciatori, tutti con polo granata, bermuda neri e stemma celebrativo per il centenario. Jallow è stato il primo a salire sull'autobus - grigio, non quello consueto societario - mentre gli altri hanno preferito godersi qualche minuto di relax nel parco giochi della struttura, prima di incamminarsi. Lopez e il preparatore atletico Innocenti hanno chiuso la fila. Venticinque i calciatori in ritiro. Numero destinato a essere incrementato già oggi. Ci sono i portieri Micai, Vannucchi e Antonio Russo, i difensori Carillo, Casasola, Gigliotti, Migliorini, Pucino, Lopez, Karo, Kalombo e Galeotafiore, i centrocampisti Akpa, Castiglia, Maistro, Morrone, Marino, Di Tacchio, Cicerelli, Odjer e Firenze, gli attaccanti Calaiò, Djuric, Jallow e Orlando. Spicca l'assenza di Mantovani, che ha il contratto in scadenza a giugno 2020 e risulta ufficialmente out per noie fisiche. Dovrebbe essere a Salerno in settimana, svolgere le visite mediche e poi aggregarsi al ritiro. Diverse spine, però, nella rosa. Ben sette gli epurati del club, non convocati per il ritiro. La società aveva comunicato da giorni a Schiavi, Rosina, Perticone, Mazzarani, Bernardini e ai rientranti Signorelli e Altobelli che per loro non ci sarebbe stato spazio, invitandoli a trovare una sistemazione. Eccezion fatta per il venezuelano e Bernardini (il primo, in accordo con la società, preferisce allenarsi a casa; il secondo, è alle prese con i problemi al tendine d'Achille che lo tormentano da un anno e mezzo), gli esclusi saranno a Salerno tra oggi e domani per sostenere comunque le visite mediche ed allenarsi con un preparatore messo a disposizione dalla società. Che deve sbarazzarsi dei loro contratti per poter investire con decisione nei nuovi. La sensazione è che Lotito e Mezzaroma dovranno mettere mano alla tasca per incentivare gli esodi.
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