Avellino, l'assioma di Ignoffo:
in campo soltanto una punta

Avellino, l'assioma di Ignoffo: in campo soltanto una punta
di Marco Ingino
Venerdì 13 Settembre 2019, 11:00
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Benedetta abbondanza. Per la prima volta in questa stagione Giovanni Ignoffo ha la possibilità di non schierare la formazione facendo la conta dei disponibili. Recuperato alla causa Luis Maria Alfageme, di rientro dalla squalifica, e accolto in gruppo Gabriel Charpentier, francese arrivato lunedì scorso dalla Lettonia, l'allenatore siciliano sarà domenica prossima chiamato a fare le prime scelte di formazione. Scelte che finiranno inevitabilmente per essere condizionate da un modulo dove, per esigenza ma soprattutto adattamento dimostrato dalla squadra, si finirà per vedere inizialmente all'opera una sola punta schierata in attacco. Come sperimentato pure ieri nel corso di un allenamento più tattico che fisico, a cui solo a scopo precauzionale non ha partecipato capitan Morero mentre Palmisano ha lavorato a parte, la scelta è vincolata al 5-4-1 o al 4-5-1.
 
Nel primo caso la difesa vedrebbe il ritorno dal primo minuto di Celjak, a destra, con il trio centrale composto dai soliti Zullo, Morero e Laezza, e con Parisi largo a sinistra. Con questo atteggiamento più accorto, in mediana si potrebbe ripartire dalla stessa linea tracciata contro il Teramo con Micovschi a destra, Rossetti sulla corsia opposta, Di Paolantonio e De Marco centrali a supporto di Albadoro, unica punta. Diversamente nello schieramento a quattro, Laezza sarebbe riadattato a destra con Zullo e Morero centrali e Parisi sempre a sinistra. Ipotesi quest'ultimo che appare secondaria perché Giacomarro potrebbe a sua volta disporsi con due punte e sfruttare l'eventuale uno contro uno dalle parti di Abibi. Con una mediana a cinque, tuttavia, Ignoffo avrebbe la possibilità di mettere più a loro agio i suoi centrocampisti partendo da Karic o Celjak, largo a destra, Micovschi sulla corsia opposta, nel suo habitat naturale, e il trio centrale composto da De Marco, Di Paolantonio e Rossetti con Albadoro destinato in ogni caso a partire titolare. Per Alfageme e Charpentier, quindi, inizialmente non sembra esserci alternativa alla panchina anche se il francese pure ieri ha dimostrato di essere già pronto fisicamente e di avere dei numeri interessanti per adattarsi al gioco di una squadra che, pur schierando una sola punta, in cinque partite, tre di campionato e due di coppa Italia, è sempre andata a segno portando una media di quasi due reti a partita. Di contro pure la statistica del reparto arretrato appare interessante in particolare nei numeri che hanno permesso ad Alessio Abibi, portiere italo- albanese di 22 anni, di conquistare un posto da titolare. L'assistito di Andrea Luciani, nato in Umbria da genitori albanesi, ha incassato il record negativo di sei reti all'esordio in campionato, tutte contro il Catania, ma è anche riuscito nell'impresa di tenere per tre volte la sua rete inviolata contro Bari (coppa Italia), Vibonese e Teramo. Tre sfide in cui il gigante di 195 centimetri, che vanta pure una esperienza in Spagna tra le fila dell'Eldense militante nella seconda divisione iberica, ha dato dimostrazione di grande sicurezza soprattutto nelle uscite finendo per guadagnarsi la fiducia di Ignoffo anche perché Tonti è stato per quindici giorni indisponibile. Un altro merito da attribuire, senza ombra di dubbio, a Salvatore Di Somma che lo scorso mese ha dato subito l'ok all'acquisto dell'albanese dopo averlo visionato in un video. Nel frattempo le prestazioni di Abibi non sono passate inosservate nemmeno in patria dove il portiere, comunque già noto per aver vestito pure la maglia dell'Under 19, era tornato lo scorso anno per giocare in serie B tra le fila del Kf Tirana. Svincolato ad agosto scorso, come da intesa precedente esistente tra l'agente Luciani e il club albanese, Abibi ha firmato con l'Avellino un contratto annuale con opzione per il secondo. Un accordo che, alla luce della situazione attuale della società, andrebbe posto subito in cassaforte onde evitare che sul portiere albanese, ma anche su tanti altri giovani in rosa, possa a dicembre scatenarsi la caccia di altri club.
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