Avellino, la mossa di De Cesare:
vendere tutta la rete Sidigas

Avellino, la mossa di De Cesare: vendere tutta la rete Sidigas
di Titti Festa
Sabato 14 Settembre 2019, 11:30
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«Walter il mago si presenterà di nuovo qua con un cilindro truccato»: Luciano Ligabue non ha certo pensato a lui quando ha scritto questa canzone nel 1993. Eppure ascoltandola viene in mente proprio Gianandrea De Cesare. Gli piacciono i giochi di prestigio e così appena può, quando il pubblico è distratto o pensa che lo spettacolo non prenderà mai una piega diversa, caccia fuori il classico coniglio bianco dal cilindro, stupisce tutti e rimane però, come sempre e come il suo stile gli impone, nel silenzio più assoluto.
 
Nella giornata di ieri, come sempre calda sul fronte Sidigas, mette a segno due mosse. La prima è il ritiro dell'istanza, presso il tribunale del riesame di Avellino, relativa alla richiesta di dissequestro degli otto milioni di euro, il tutto chiaramente in una ottica di piena collaborazione con la Procura della Repubblica; la seconda riguarda una trattativa con la Italgas per la vendita delle reti, il che gli permetterebbe di ripianare in un sol colpo tutti i debiti al centro del piano di concordato, non ancora messo su carta, ma le cui linee guida appaiono chiare.

Nella mattinata di ieri la Procura, nonostante la richiesta dei legali della Sidigas di far slittare l'udienza, è riuscita ad ottenere la discussione, presso la Prima Sezione Penale del Tribunale di Avellino, relativa alla istanza presentata contro il decreto di dissequestro dei beni di 89 milioni di euro, disposto dal gip Marcello Rotondi lo scorso luglio. Il magistrato aveva infatti ridotto infatti l'iniziale sequestro di 97 milioni, riferito a Sidigas Spa e Sidigas.com, a 8 milioni di euro, applicati al solo Gianandrea De Cesare, indagato per evasione fiscale e auto riciclaggio. In pratica la Procura sta tentando di riportare la situazione esattamente al punto di partenza, il che vorrebbe dire paralizzare di nuovo tutto il mondo Sidigas. La presidente Sonia Matarazzo insieme ai giudici Pierpaolo Calabrese e Gennaro Lezzi emetterà la sentenza entro quindici giorni al massimo.

Gli avvocati Alfonso Quarto e Marcello Penta hanno però esposto ai magistrati le mosse, ma chiaramente non tutte e non nei particolari, che ha in mente, insieme al gruppo dei colleghi che seguono la vicenda anche sotto il profilo amministrativo, che la Sidigas vuole realizzare per pagare i creditori e le sanzioni, anche se alcune di queste sono ancora da verificare. I debiti con il gruppo Enel e altri fornitori sono infatti pari a 62 milioni di euro, 8 riguardano poi l'Iva e il resto le tasse contestate. Si tratta insomma del famoso piano di concordato, per ora in bianco, per il quale si attende l'ok alla proroga da parte del giudice Pasquale Russolillo. E per vincere la partita ecco la mossa che nessuno si aspettava: la Sidigas sarebbe intenzionata a vendere la rete e una serie di impianti alla Italgas, società italiana specializzata nell'attività di distribuzione del gas, quotata anche in Borsa. Per ora però non si conoscono le cifre relative all'offerta che Italgas avrebbe fatto a Sidigas, di certo superiore ai cento milioni di euro, se non addirittura il doppio. Incassare tutti questi soldi vorrebbe dire non aver nessun tipo di problema per il piano di concordato, e la possibilità di investire anche in Sardegna dove il gruppo ha vinto una serie di appalti.

Della vendita alla Italgas e non solo si parlerà martedì prossimo alle 10 presso il tribunale di Piazza d'Armi. Alla riunione, indetta dal giudice Russolillo, parteciperanno i legali di De Cesare, il pm Giuseppe d'Onofrio, i tre commissari e l'amministratore giudiziario Baldassare insieme ai creditori della Sidigas. Questo confronto avrà appunto l'obiettivo di chiarire ai magistrati le intenzioni dei creditori nei confronti dell'azienda del gas, che aspetta ancora l'ok proprio per la proroga di sessanta giorni del piano di concordato da parte del tribunale fallimentare.

L'amministratore delegato della Sidigas Dario Scalella intanto ha parlato dopo il vertice in Prefettura per l'emergenza ambientale causato a Pianodardine. «In questo momento è più importante pensare alla salute dei cittadini ha spiegato l'amministratore delegato della Sidigas ma posso dire che sto lavorando incessantemente per salvaguardare l'azienda nella quale ho trovato massima collaborazione da parte di tutti. Ci vogliono almeno quindici giorni per avere un quadro più chiaro della situazione. Faremo di tutto per tutelare calcio e basket. Trattative? Non ce ne sono state di serie e comunque le offerte arrivate non erano assolutamente congrue». Sulla trattativa con Italgas non smentisce e non conferma. «Vengono fuori molte notizie, ho notato, anche quelle che non dovrebbero e rimanere riservate».
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