Uno-due in dieci minuti:
il Potenza affonda l'Avellino

Uno-due in dieci minuti: il Potenza affonda l'Avellino
di Titti Festa
Martedì 12 Novembre 2019, 07:00
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Due schiaffi pesantissimi che spingono l'Avellino sempre più giù, in piena zona play out dopo il terzo ko consecutivo: anche il Potenza (quinta sconfitta al Partenio Lombardi) se ne va festante e rialza la testa dopo un periodo no. Da salvare in questo freddo lunedì di novembre c'è poco: la difesa è da brividi con un portiere (Abibi) che definire incerto è riduttivo, i due pilastri (Zullo e Morero) in evidente crisi di identità, un centrocampo senza idee e un attacco poco servito e poco incisivo. E così dopo 38 minuti è già finita, la reazione che ne segue è sterile e tardiva.

Eppure potrebbero essere prima Zullo ( colpo di testa) e poi Albadoro ( ogni tanto si ricorda di essere un attaccante) con un sinistro insidioso al 20', a rompere gli equilibri. Ma è la traversa colpita da Parisi ( 24') , che approfitta di una respinta avversaria, a portare davvero scompiglio. Il Potenza aspetta, senza scomporsi e colpisce a freddo, nel momento migliore per i biancoverdi. Sales fa partire l'azione dalla destra ( 28') Morero e Zullo sulla trequarti si ostacolano a vicenda, nessuno dei due prende incredibilmente palla, ne approfitta Ferri Marini che in velocità li supera, mette ko pure Abibi e segna l'uno a zero. (36') Ad andare in confusione è Abibi che non blocca il tiro cross di Iuliano, Feri colpisce il palo e Illanes salva su Murano. Due minuti e il secondo gol arriva: Murano si riscatta, riceve palla da Coppola, in velocità aggira Morero, resiste al ritorno di Illanes ed esulta sotto la Curva Sud biancoverde. Nel finale Morero fa un nuovo liscio clamoroso in area, ma fortunatamente per Capuano, Murano non ne approfitta. Nella ripresa il tecnico irpino inserisce Karic e Rossetti, Cejak arretra in difesa, il modulo non cambia. Silvestri ( 48') salva, a pochi centimetri la porta, deviando un bolide di Micovschi. Ogni volta che il Potenza attacca Capuano in panchina trema. Poi però il copione cambia e l'Avellino appare voglioso, determinato e un po' sfortunato: reclama un rigore ( netto) su Charpentier (62') atterrato in area da Sepe. Doppio giro di lancette e Micovschi potrebbe davvero riaprirla: cross di Charpentier per il rumeno che, ad un passo dalla porta, la spedisce incredibilmente fuori. L'assedio continua in crescendo, ma la roccaforte potentina ( migliore difesa del campionato insieme alla Reggina ndr) non cade: destro (72) dal limite di Karic, Dettori in versione acrobata salva. Il fuoco non brucia e la partita finisce senza sussulti. L'Avellino è a un passo dal baratro e chissà se un cambio societario potrà davvero cambiare le cose.
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