La Casertana riparte in silenzio:
D'Agostino pronto alla rivoluzione

La Casertana riparte in silenzio: D'Agostino pronto alla rivoluzione
di Riccardo Marocco
Sabato 18 Maggio 2019, 13:00
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Tutto tace intorno alla Casertana dopo l'amaro epilogo di una stagione che ha visto la Casertana rossoblù eliminata dai play off promozione. Nell'ambiente casertano ci s'interroga su quale potrà essere il futuro sportivo del club rossoblù e il silenzio dietro il quale si è trincerato il presidente Giuseppe D'Agostino non aiuta certo a capire quali potranno essere i relativi ipotetici scenari riguardo a quei giocatori più rappresentativi ma che hanno deluso le attese, tanto che lo stesso consulente sportivo Nello Martone non ha esitato a scaricarli definendoli «nomi che non hanno sposato il progetto - ha detto - e che non hanno condiviso lo spirito di sacrificio mio e della proprietà».
 
È chiaro da tale discorso esula la posizione di Castaldo, l'unico che ha tenuto fede alle aspettative della vigilia fregiandosi del titolo di capocannoniere del girone al termine della stagione regolare. Sul futuro del trentasettenne attaccante di Giugliano è tornato a parlare il suo procuratore Ernesto De Notaris. «Dopo Francavilla - dice De Notaris - ci avevano accostato all'Avellino, cosa lontana dalla realtà. Gigi, però, ha ancora due anni di contratto con la Casertana che resta il nostro unico interlocutore. Non vogliamo, infatti, parlare con altri club, aspettiamo solo che la Casertana ci illustri quello che sarà il progetto sportivo che intenderà portare avanti. Le mie parole dei giorni scorsi sono state fraintese, la mia era soltanto la delusione per il risultato finale della stagione». Sarà la Casertana, quindi, a decidere se avvalersi o meno delle prestazioni di un Castaldo che non troverebbe difficoltà alcuna a trovare altra e adeguata sistemazione in caso di divorzio con il sodalizio rossoblù. Come Castaldo, anche D'Angelo, Zito e Floro Flores sono ancora contrattualmente vincolati alla Casertana, mentre Vacca, altra grande delusione della stagione, tornerà al Parma, club dal quale era giunto la scorsa estate con la formula del prestito secco.

Si discute dei calciatori, ma anche quello dell'allenatore è un argomento che la società dovrà affrontare presto. Difficile una riconferma di Pochesci il quale, sebbene il suo lavoro sia andato incontro a più di una difficoltà in termini di organico a disposizione a causa dei diversi infortuni cui ha dovuto far fronte, non è riuscito alla fine a trovare la soluzione giusta per migliorare la qualità del gioco di una squadra che, nonostante la presenza di un giocatore come Castaldo, ha spesso fatto fatica a creare occasioni da rete. Emblematica al riguardo le ultime tre partite della stagione, le trasferte di Reggio Calabria e di Brindisi contro la Virtus Francavilla inframmezzate dal confronto casalingo con il Potenza, dove l'undici rossoblù non è mai stato in grado di impensierire seriamente la difesa avversaria. Da escludere anche un ritorno di Fontana che con la Casertana ha ancora un anno di contratto. Ma le prime indicazioni a tal riguardo potrebbero esserci quando il patron D'Agostino deciderà di interrompere il proprio silenzio personale, presumibilmente verso la fine della prossima settimana. Ieri, intanto, ultimo allenamento della stagione per i calciatori rossoblù prima del tradizionale rompete le righe. Tutti presenti ai saluti finali, eccezion fatta per il portiere Adamonis che ha anticipato il proprio rientro in patria e che tornerà per fine prestito alla Lazio, club proprietaria del cartellino dell'estremo difensore lituano.
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