Casertana, Martone scaricabile:
«L'esonero di Fontana una follia»

Casertana, Martone scaricabile: «L'esonero di Fontana una follia»
di Domenico Marotta
Venerdì 17 Maggio 2019, 12:30
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«L'esonero di Fontana? Una follia, un errore capitale, io non ero d'accordo. I calciatori? Solo nomi che non hanno sposato il progetto né condiviso lo spirito di sacrificio mio e della proprietà». Con queste dichiarazioni rilasciate mercoledì sera durante una trasmissione televisiva, il consulente sportivo della Casertana Martone si è scrollato di dosso le responsabilità di un'annata fallimentare ed ha puntato il dito indirettamente sulla società e direttamente sulla squadra. E' vero, sull'esonero di Fontana Martone ha sempre detto di non esserlo d'accordo ma definirlo un folle errore capitale significa puntare il dito verso D'Agostino, l'unico oltre a lui, ad avere l'autorità per prendere la decisione. E poi, i calciatori che Martone aveva sempre definito uomini eccezionali, dopo il fallimento dell'obiettivo sportivo sono diventati nomi senza spirito di sacrificio. Dichiarazioni che stridono profondamente con quelle che lo stesso consulente sportivo rilasciò a settembre scorso, dopo le sorprendenti sconfitte con Rieti e Bisceglie e prima della vittoria sul Catanzaro: «Se le cose vanno male disse la colpa è soltanto mia. Ho scelto tutti io, compreso l'allenatore, ed ogni decisione è mia pur sempre con l'avallo del presidente. Se le cose a fine anno non saranno come speriamo, darò le dimissioni e D'Agostino deciderà, non c'è problema». Ebbene, le cose sono andate male ma le dimissioni ad oggi non sono arrivate. I tifosi, che se le aspettavano, sono rimasti delusi. Anzi, sempre mercoledì sera, parlando del suo futuro alla Casertana, Martone ha dichiarato: «Se cambia qualcosa ed il progetto può andare avanti allora sono a disposizione. Altrimenti resterò grato al presidente D'Agostino perché è lui che mi ha creato». Sembrerebbe in attesa di una risposta Martone, però, parla ancora da dirigente in pectore, anche su un argomento delicato come il caso Castaldo, giocatore più rappresentativo della squadra: «Il suo agente ha sbagliato. Con Gigi ho un ottimo rapporto ma se vuole andar via passi in sede e troverà la risoluzione del contratto già pronta. Faccia presto, però, perché poi comincia il mercato».
 
Secca e giustificatamente piccata la risposta a De Notaris, procuratore del bomber, che martedì aveva raccontato l'insoddisfazione del suo assistito. Però si sa, quando il pallone smette di rotolare, arriva sempre l'ora delle analisi e quelle bisogna farle con lucidità. Ed è vero, il mercato estivo della Casertana è stato da 10 e lode, Martone lo ha condotto in maniera eccezionale. E' altrettanto vero, però, che molte delle scelte successive meritano un voto opposto. I tanti cambi di allenatore, le strutture inadeguate, lo staff inesperto: con i soldi di D'Agostino, Martone ha acquistato una macchina di lusso. Ma come ogni auto di lusso la squadra degli alieni aveva bisogno di cure particolari. E, invece, no. La Ferrari costruita ad agosto è stata lanciata a massima velocità su terreno sterrato e rifornita con un carburante di scarsa qualità. Per conseguenza inevitabile la Ferrari si è rotta. La squadra ha peggiorato il rendimento della scorsa stagione in campionato (nona e non settima) e nei playoff (eliminata al primo turno invece che al secondo) e l'investimento del patron è stato vanificato. Per ora D'Agostino ha scelto la strada del silenzio, forse per evitare dichiarazioni affrettate come quelle di Martone che in un momento delicato non fanno altro che alimentare polemiche. Il presidente parlerà tra una settimana. Ed in quella occasione serviranno lucidità e chiarezza nell'illustrare i progetti futuri.
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