Casertana, il tango della riscossa:
c'è Alfageme in rampa di lancio

Casertana, il tango della riscossa: c'è Alfageme in rampa di lancio
di Domenico Marotta
Sabato 27 Ottobre 2018, 12:00
3 Minuti di Lettura
Luis Alfageme è in rampa di lancio. L'argentino si candida per una maglia da titolare, lunedì, contro la Vibonese. Ieri mattina, durante l'allenamento disputato al centro sportivo Ferone, Gaetano Fontana ha provato per molto tempo Alfageme in coppia con l'inamovibile Gigi Castaldo. Più di un indizio del possibile avvicendamento tra il puntero e Floro Flores nell'undici titolare che affronterà i calabresi. Ha fame di riscossa Alfageme che non calca il terreno di gioco da tre partite consecutive in campionato (24' contro il Catanzaro nella sua ultima apparizione). Nelle ultime due gare, pur riscaldatosi per tutto il secondo tempo è rimasto a guardare. L'ultima apparizione da titolare dell'argentino risale alla partita di Rieti quando la Casertana perse per 2-1 ma lui non mancò di timbrare il tabellino dei marcatori. È fatto, così, quando indossa la maglia rossoblù Alfageme ricorda di essere quel goleador che in altre piazze non è mai stato. Dieci le reti messe a segno con la Casertana di Romaniello nel 2015-2016, nove quelle realizzate l'anno scorso alla corte di Scazzola prima e D'Angelo dopo. Sono 24 i gol complessivamente realizzati in rossoblù tra campionato e coppa. Reti che hanno consentito all'argentino di conquistare il cuore dei casertani. E lui, quell'affetto, ha sempre sottolineato di ricambiarlo. Ogni volta che Alfageme segna o fa capolino dalla panchina, la tribuna grida a gran voce il suo nome, velocemente, ossessivamente: «Luis, Luis, Luis», un accorato incitamento che sembra trasformarsi nel rombo di un tuono. Tutti, quel rombo, vorrebbero risentirlo già lunedì contro la Vibonese.
 
Quella partita la Casertana deve vincerla e per questo si sta allenando con grande puntiglio. Fontana ha ormai smesso di sfogliare la margherita a due petali dei moduli sfruttati finora e pare evidente che i falchetti affronteranno i calabresi schierati con il 4-3-1-2. Anche ieri la posizione di trequartista, durante l'addestramento tattico, era occupata da Antonio Vacca, mentre i tre di centrocampo erano Salvatore Santoro, Luca Cigliano e Angelo D'Angelo. Sembra chiaro, da quanto visto in campo, che l'allenatore voglia favorire gli inserimenti centrali delle due mezz'ali e del trequartista e su questo tema, ieri, la squadra si è lungamente allenata. Altissima la concentrazione, con Fontana al centro del campo di gioco a dirigere ogni singolo movimento dei suoi calciatori. Poco spazio ai sorrisi, solo nella fase iniziale del lavoro mattutino quando il tecnico ha guidato la squadra in un divertente esercizio: tutti in area con, tre portieri tra i pali, solo tocchi di prima e boato dei calciatori ad ogni gol. Poi, campo accorciato da una porta montata sulla trequarti e via con le prove di movimenti e schemi. Bisogna occupare meglio gli spazi, Fontana lo sa e nel concetto è certosino tanto da ricordare spesso ai suoi che il campo di Casolla è nettamente più stretto del Pinto e bisogna tenerne conto in allenamento. Quello è un problema tanto che la società sta cercando un'altra struttura dove allenare la squadra. Il Ferone è diventato il centro di allenamento del settore giovanile e della scuola calcio. Solo da un paio di settimane la prima squadra è tornata ad allenarsi li per conservare il prato del Pinto e della Brigata Garibaldi. Al problema la società sta cercando di porre rimedio tanto che la dirigenza ha svolto sopralluoghi in un paio di campi della provincia. Frattanto prosegue la prevendita per i biglietti della partita di lunedì sera: numeri ancora bassi ma è normale che sia così a tre giorni dalla gara. La novità è che la società ha sospeso ogni accredito. Sarà che il presidente ha convenuto sul fatto che i 500 tagliandi omaggio concessi in occasione della sfida con il Catania erano effettivamente troppi. Si vedrà se il provvedimento avrà conseguenze positive nel rapporto tra presenze allo stadio e incasso che, nell'ultima gara casalinga fu troppo basso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA