La Casertana torna al 3-5-2:
Fontana prepara la svolta in difesa

La Casertana torna al 3-5-2: Fontana prepara la svolta in difesa
di Domenico Marotta
Mercoledì 14 Novembre 2018, 15:00
3 Minuti di Lettura
Cambio di modulo? Fontana ci pensa. Dopo i cinque pareggi consecutivi il tecnico sa di non essere più così saldo sulla panchina della Casertana e di giocarsi molto del suo futuro sabato a Viterbo. E allora, è possibile un ritorno al passato: molto dipende dalle condizioni di Meola che, tornato disponibile sabato scorso dopo un lungo infortunio ed inserito in lista dopo la rescissione del contratto con Ferrara, potrebbe debuttare nel prossimo incontro. I numeri, però, dicono che la Casertana ha fatto meglio con la difesa a quattro: di più in media i punti fatti (1,5 a gara a fronte degli 1,3 conquistati con la difesa a tre) e migliore anche il rendimento difensivo (1,5 gol subiti a partita a tre contro gli 0,75 subiti con la difesa a quattro). Il rombo è andato peggio solo nel capitolo del gol realizzati visto che i falchetti, con il trequartista in campo sono andati a segno in media 1 volta a partita mentre con i cinque a centrocampo hanno segnato 1,66 gol in media.

Numeri che suggeriscono come Fontana abbia trovato una maggior solidità e concretezza grazie alla difesa a quattro rinunciando però ad una certa pericolosità offensiva. Nel calcio le statistiche sono utili strumento di analisi ma raramente raccontano la verità in tutte le sue sfaccettature. E la verità è che il cambio di modulo non ha risolto i problemi di gioco della Casertana. Ecco perché Fontana, finalmente con Meola in rosa sta valutando di tornare a quel 3-5-2 che ha tracciato la linea programmatica del calcio mercato e sul quale la squadra ha lavorato per tutto il periodo estivo ed anche di più. Si vedrà nei prossimi giorni ma l'altro argomento caldo è la scelta della coppia d'attacco. In maniera del tutto inaspettata Floro Flores è stato escluso dalla formazione di partenza sia contro la Juve Stabia che contro il Trapani. L'attaccante ex Bari è un uomo simbolo della campagna acquisti della Casertana ed insieme a Castaldo è il calciatore più rappresentativo della rosa. Eppure, dopo aver segnato complessivamente tre reti in 450' in campo (media gol leggermente più alta anche di quella del capocannoniere Castaldo che segna una volta ogni 179') Floro Flores è rimasto seduto in panchina nelle due sfide contro le capolista (sabato contro il Trapani ha giocato poco più di mezz'ora). Una scelta che ha fatto molto discutere ancor più perché in panchina ci è rimasto anche l'altro bomber di grido Alfageme ed invece, da titolare ha giocato (in maniera peraltro sufficiente) il più giovane Padovan. Scelte inaspettate che hanno aumentato il tono della polemica nei confronti di Fontana che ora è al centro della critica dei tifosi, sui social network, insieme al consulente sportivo Martone. E allora le scelte di questa settimana finiranno inevitabilmente sotto la lente di ingrandimento della piazza che già sabato scorso chiese l'esonero del tecnico calabrese. Lui si è rimesso al lavoro con la solita signorilità e con la concentrazione di chi ha ancora poco margine di errore a disposizione.
 
Lunedì sera si è tenuta la premiazione degli Italian sport awards vicino Nola: tra i premiati c'era il trequartista della Casertana Nicola Mancino ed alla cerimonia, insieme a tantissimi addetti ai lavori, sono intervenuti anche Martone e Russo. Il consulente sportivo della Casertana è rimasto a cena, seduto al tavolo con il direttore sportivo della Salernitana Fabiani e con l'allenatore Eziolino Capuano che quest'estate era stato accostato ai falchetti. Con Capuano, tra l'altro, Martone aveva seguito anche Cavese-Juve Stabia sabato scorso a riprova che i due, nonostante la Casertana abbia preferito Fontana per la panchina, sono rimasti in buoni rapporti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA