La Casertana sogna la remuntada
con la scossa di Pochesci all'attacco

La Casertana sogna la remuntada con la scossa di Pochesci all'attacco
di Domenico Marotta
Martedì 16 Aprile 2019, 12:00
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Casertana di rimonta sei mesi e mezzo dopo. Risale al 29 settembre l'ultima volta in cui i falchetti sono riusciti a ribaltare il risultato. Era la quarta giornata di campionato e contro il Catanzaro al gol di Maita risposero D'Angelo e Castaldo.

La squadra veniva da due sconfitte consecutive e con quel successo contro una diretta concorrente riaccese le speranze di promozione diretta. Poi, nelle settimane successive, il lento declino nel gioco, nei risultati e nella classifica. Pochesci, terzo allenatore della stagione, ha rilevato una squadra decimata da infortuni e squalifiche, con poche certezze sul piano del gioco e soprattutto demoralizzata. La vittoria di domenica contro il Siracusa e soprattutto la rimonta completata dimostrano, unitamente al successo sofferto di Monopoli, che il tecnico un primo risultato l'ha ottenuto: la squadra, mentalmente è di nuovo sul pezzo. E la svolta, già di per sé è importante, perché la Casertana, pur se ancora imperfetta in termini di organizzazione di gioco, ha giocatori così superiori dal punto di vista tecnico che le gare le può vincere anche con la giocata del singolo. Domenica l'uomo della svolta è stato Zito che sulla corsia di sinistra ha letteralmente demolito la resistenza della difesa del Siracusa. La copertina va al solito Castaldo che ha siglato una doppietta salendo a quota 17 in classifica marcatori ma, come sottolineato dallo stesso bomber, il merito dei suoi gol va equamente diviso con i compagni. Due certezze dunque per Pochesci: una, quella nuova, è che la Casertana ha deciso di seguirlo come condottiero nel tentativo di sistemare la stagione; la seconda, ma quella c'è sempre stata, è che in rosa ci sono calciatori in grado di vincere le partite quasi da soli. Due dati fondamentali da verificare già nel prossimo turno. Sabato (ore 14.30) la Casertana farà visita alla Reggina in uno scontro diretto per la qualificazione ai playoff.
 
Contro i calabresi bisognerà stare sul pezzo per tutti i novanta minuti di gioco: il passato insegna che regalare anche solo una piccola porzione di gara ad avversari attrezzati può risultare un errore irreparabile. E allora quella negativa mezz'ora del primo tempo contro il Siracusa, la Casertana non potrà permettersela. Pochesci dovrà spiegare ai suoi che il ritmo giusto e la qualità nei passaggi, contro la Reggina, servirà fin da subito. Dovrà anche rivedere qualche scelta di formazione perché contro gli aretusei la partita è cambiata grazie a due sostituzioni oltre che con l'ausilio degli «sganassoni» che, come il tecnico ha raccontato, i calciatori hanno ricevuto nell'intervallo. Blondett, Meola e Santoro, schierati fuori ruolo, hanno contribuito non poco a rallentare la manovra. Con Zito in campo al posto dell'esterno genovese, Meola è tornato a destra sulla sua fascia di competenza e De Marco che la mezzala la fa per professione, ha sostituito Santoro che invece è più a suo agio quando gioca davanti alla difesa. Il risultato è che la Casertana ha disputato una ripresa straordinaria se commisurata al primo tempo. Almeno sei le occasioni nitide dei falchetti nella seconda frazione di gioco a fronte dell'unica costruita nei primi 45 minuti (ma Zito era già subentrato a Blondett). La prova che una volta ricaricata la squadra ora non resta che recuperare i calciatori e schierarli ciascuno nel suo ruolo. Pochesci può farlo, ha già dimostrato (contro il Rende) che le idee di gioco sa trasferirle alla squadra. E dall'infermeria continuano ad arrivare buone notizie visto che Pinna è sulla strada del completo recupero. La strada intrapresa dal tecnico romano è quella giusta, le due vittorie consecutive lo confermano. Ora bisogna crescere perché la Casertana, ai playoff, può recitare un ruolo da protagonista.
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