Crollo verticale della Paganese
Il Catanzaro vince 4-0 al Torre

Crollo verticale della Paganese Il Catanzaro vince 4-0 al Torre
di Danilo Sorrentino
Sabato 13 Ottobre 2018, 18:14
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Finisce con un'altra goleada subita in casa, in una partita senza storia, per la Paganese. Quarta sconfitta per gli azzurrostellati, la terza consecutiva in casa, con 15 reti subite sul groppone. Poker del Catanzaro al Torre, che passa in vantaggio al 13' del primo tempo con Giannone e poi dilaga nella ripresa con Riggio, De Risio e D'Ursi. Auteri festeggia nel migliore dei modi la 50esima panchina giallorossa della sua carriera. Le assenze pesanti della Paganese possono essere un alibi ma non l'unica giustificazione ad una sconfitta decisamente dura da digerire. Troppo impari il confronto fra i giovani - non pronti per la categoria - della Paganese e gli esperti calciatori giallorossi, che nel finale si sono anche risparmiati in vista dello scontro diretto di martedì con la Juve Stabia. 

Il vantaggio giallorosso arriva poco prima del quarto d'ora sull'ennesimo errore individuale degli azzurrostellati. Acampora regala palla in uscita sull'out destro, Giannone si presenta in area e batte l'incolpevole portiere della Paganese. La squadra di Fusco tiene bene il campo nella prima frazione, non rischia null'altro - se non su una conclusione di Ciccone dalla distanza, e sfiora il pari con il diagonale di Alberti. Crollo verticale ad inizio ripresa, quando il Catanzaro trova il raddoppio di Riggio, dimenticato in area di rigore su calcio d'angolo dalla destra. Il 2-0 e la rete fallita da Gaeta poco dopo (destro alle stelle a due passi dalla porta) tagliano le gambe alla Paganese che scompare dal campo e a metà ripresa regala altri due gol al Catanzaro. Il tris lo cala De Risio dalla distanza dopo una palla persa a centrocampo dal troppo lezioso Gaeta. Il poker lo trova invece il neoentrato D'Ursi in seguito all'ennesima palla persa in uscita da Della Corte. Gli ultimi venti minuti servono a Fusco solo per far esordire Gori, Amadio, Longo ed il millennial Gargiulo. 
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