Juve Stabia: l'iscrizione diventa un caso politico. E giovedì i tifosi scendono in piazza

Juve Stabia: l'iscrizione diventa un caso politico. E giovedì i tifosi scendono in piazza
di Gaetano D'Onofrio
Martedì 3 Luglio 2018, 15:50
2 Minuti di Lettura
Rischia di diventare, o forse già lo è, un caso anche politico, la vicenda legata alla Juve Stabia. Il sindaco Cimmino, la scorsa settimana, si era detto pronto a fare la sua parte, ma ad oggi, questo si apprende dall’entourage vicino a Franco Manniello, non ha ancora fissato un incontro con il presidente, Andrea Di Martino, lo sfidante al ballottaggio, si dice disposto a collaborare in quanto la squadra è patrimonio sportivo della città, ma a anche in questo caso ci si ferma ai proclami. Ad oggi, nonostante le tante voci su possibili incontri, in agenda il massimo dirigente gialloblù non ha nessun appuntamento. Domani, stando sempre ai rumors, Lombardi, ex patron della Casertana, avrebbe dato disponibilità ad un colloquio, ma a questo punto non è ben chiaro se con il primo cittadino, o con la dirigenza stabiese. E il countdown verso il 10 luglio, data dei ricorsi dopo la prima esclusione, manca ancora l’ufficialità al dispositivo imminente della Lega di serie C, è ormai iniziato. Ieri sera i tifosi della curva si sono dati appuntamento per organizzare, giovedì, una manifestazione pacifica, un corteo, verso Palazzo Farnese per incontrare Cimmino e capire il destino della squadra. Intanto il tecnico Fabio Caserta, rimasto senza squadra in attesa di Manniello, da lunedì è libero di guardarsi intorno, per cercare una nuova panchina. Insomma, un’estate rovente alle falde del Faito, con il calcio che, come già nel 2001, rischia seriamente di sparire dalla città delle acque. Tanti protagonisti, tanti proclami, la città, però, aspetta da tutti solo i fatti…
© RIPRODUZIONE RISERVATA