Paganese e Avellino
Finisce 2-2 il derby di Coppa

Paganese e Avellino Finisce 2-2 il derby di Coppa
di Danilo Sorrentino
Mercoledì 14 Agosto 2019, 21:19
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Termina già l'avventura in Coppa Italia della Paganese, spera ancora l'Avellino che domenica deve battere il Bari per andare avanti. Frizzante il primo derby campano stagionale, concluso sul risultato di 2-2. Gli azzurrostellati che rispondono per due volte al vantaggio degli irpini, anche loro in ritardo. Alfageme apre la contesa, Diop pareggia nel finale di primo tempo; a metà ripresa i due gol di Celjak e Mattia che fissano il risultato sul 2-2. L'obiettivo dei due tecnici, per due squadre ancora in ritardo, era quello di trovare delle indicazioni positive in vista del campionato. Pareggio convincente per la Paganese stanca, dopo le fatiche del San Nicola, ma che soprattutto nella ripresa ha fatto vedere delle cose positive in vista del campionato. Ora ci sono dieci giorni per completare la rosa e prepararsi bene alla prima sfida contro la Viterbese.Prima uscita positiva anche per Ignoffo, allenatore di un Avellino in alto mare. 

L'equilibrio si spezza praticamente subito, perchè da un lancio di Zullo dalle retrovie, Alfageme trova il tempo giusto per lasciare sul posto Mattia e freddare Campani in uscita (3'). Più intraprendente l'Avellino, reduce da dieci giorni di lavoro e con nemmeno un'amichevole nelle gambe. Prima dell'intervallo, protagonista Carotenuto con un'azione personale di sfondamento in area di rigore: Di Paolantonio lo stende e per l'arbitro è rigore fra le proteste dei biancoverdi. Dal dischetto Diop spiazza Tonti. 

E' l'Avellino a ritornare in vantaggio con il neo-entrato Celjak (oggetto del desiderio anche degli azzurrostellati) che sfrutta un preciso cross di Micovschi. La Paganese pareggia quasi subito (23') con il colpo di testa di Mattia su angolo di Capece. Ritmi elevati nel secondo tempo, Baiocco respinge bene un tiro molto violento dell'attaccante ospite Albadoro. Nel finale stanchezza e gambe pesanti lasciano spazio al triplice fischio del direttore di gara.
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