Avellino, Bucaro all'ultimo metro:
«Adesso completiamo l'impresa»

Avellino, Bucaro all'ultimo metro: «Adesso completiamo l'impresa»
di Annibale Discepolo
Lunedì 29 Aprile 2019, 13:30
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La vittoria con la Torres vale platino per l'Avellino che accarezza l'impresa fino al 95' allorchè il Lanusei agguanta il Budoni. Domenica a Latina i primi eventuali novanta minuti di una storia infinita impongono la vittoria, dovesse farlo anche il Lanusei con la già retrocessa Lupa Roma, ci sarà lo spareggio che vale il salto di categoria. Gli irpini possono comunque consolarsi per aver coronato una scalata che sembrava impossibile: i dieci punti di distacco dai sardi, strada facendo assottigliatisi fino a diventare due. Comunque serve e fa morale la vittoria su una coriacea Torres che è andata pure in vantaggio, ha centrato due legni e se l'è giocata fino alla fine onorando il calcio e questo rafforza l'impegno ed il valore dell'impresa della squadra di Giovanni Bucaro. Per essere realisti e pratici, nel mirino dei lupi c'è un solo obiettivo che si chiama spareggio e che mister Bucaro proprio in conferenza stampa pre Torres, venerdì scorso aveva preconizzato.
 
«Vero, verissimo, ma ad oggi abbiamo fatto un'impresa e mi auguro e dobbiamo augurarci, credendo e lottando oltre ogni limite, di portarla a compimento - ammette il tecnico -. Di gara ne manca ancora una e per noi, rispetto al Lanusei, a Latina sarà diversa anche per il discorso di rivalità tra le due tifoserie che può incidere. Avevo sentito di soli 500 biglietti concessi ai nostri supporter: mi auguro non sia così, li vogliamo al nostro fianco ma non dovesse succedere, ci sosterrebbero anche dal di fuori, ma questo potrebbe diventare pericoloso. La partita però la giocheremo dentro il campo e daremo una grande prova di forza e maturità; la squadra sta bene e la vuole vincere in un modo o nell'altro. Oggi a parte qualche errore iniziale, abbiamo dominanto il secondo tempo, ma devo dire una cosa: sull'1-1 ci sono stati negati due rigori sacrosanti: non voglio regali, ma giustizia sportiva, non ce l'ho con gli arbitri ma mi sembra un po' esagerato quello che è successo in questo campionato». Difficile ora per tutti giocare contro questo Avellino che ha inanellato nove vittorie di fila e si accinge a giocare a Latina il vero spareggio. «E' vero: dobbiamo pensare a vincere a Latina senza pensare al Lanusei - rimarca Bucaro - ; sono comunque due gare diverse, ma nella resa dei conti, nel faccia a faccia con i sardi ci crediamo e ci arriveremo, anche se - e sorride - solo in questa categoria c'è questa regola, ma voglio pensare che dai meno dieci, oggi siamo pari e se non è questa un'impresa». Avellino padrone del proprio destino con i lupi che ci arrivano assolutamente carichi: «A fine gara il quadro era di una squadra che mostrava orgogliosa lo spirito di gruppo: abbracci, pacche sulle spalle, complimenti. Questo e tutti i risultati inanellati - dice fiero Bucaro - sono il frutto della forza dei ragazzi, del lupo e non è retorica; non hanno mai mollato ed oggi possiamo essere fieri di aver centrato una grossa fetta dell'impresa. Ci manca l'ultimo passo, ci proveremo, sarebbe magnifico riuscirci». Tifosi arma in più dei lupi che si sommano ai meriti di Bucaro che è riuscito a tenere la squadra sulla corda, crederci fino in fondo. «Sicuramente non era facile; con lo staff ci siamo inventati tante cose, una sorta di terapia che poi svelerò a fine stagione; mentre stai rimontando, ricordo di quando eravamo a meno sette, c'è il rischio che puoi mollare, ma i ragazzi hanno tenuto: bravi a tutti e naturalmente alla società, in primis l'ingegnere De Cesare che ci è stato vicino quasi tutti ti giorni: crede nel progetto ed a questa squadra, come ci crediamo tutti». Ed inizia la settimana decisiva, con un pre ritiro? «Oggi ci sentiremo con la società e potrebbe essere probabile pensare al campo, rimanere tutti insieme e magari partire prima per prepararci a questa battaglia, l'ultima per vincere la guerra, da preparare soprattutto mentalmente perchè fisicamente e tatticamente la squadra sta bene, ha una sua fisionomia. Vincere il campionato già da domenica? Perché no, ci credo come quando arrivai qui il 4 dicembre. L'importante è far si che questa fiammella accesa si trasformi in un incendio». A vestire i panni del piromane è Alessio Tribuzzi, ex Latina, salito a quota 10 con un gol che ha spinato la vittoria e tecnicamente di sicuro il migliore nelll'Avellino. «Ce la giocheremo fino all'ultimo;domenica sarà una bella gara di calcio, in una bella struttura: delle cose dette non ci interessa nulla, pensiamo solo al campo. Nessuno ci regala nulla e nulla vogliamo, sarà una gara tesa, ma abbiamo l'obbligo di vincerla: dovremo essere bravi a mantenere la calma, siamo una grande squadra, forte e non abbiamo problemi a far gol, anche se loro dovessero mettersi tutti dietro la linea della palla».
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