Avellino, le emozioni dei secondi:
«Premiati gli sforzi di tutto lo staff»

Avellino, le emozioni dei secondi: «Premiati gli sforzi di tutto lo staff»
di Annibale Discepolo
Sabato 18 Maggio 2019, 12:30
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Cuori e motori ancora caldi dopo la sbornia del salto in C. E allora Giovanni Bucaro e la sua squadra, pure quella che ha lavorato tra campo e spogliatoio, si sentono performanti più che mai per questo intrigante appuntamento della Poule scudetto tra le nove vincenti dei gironi di D che mette in palio il titolo di Campioni d'Italia Dilettanti. Con Bari e Picerno, (per loro già una gara finita a reti inviolate), domani (ore 15,00) toccherà ai lupi ospitare i galletti pugliesi del presidente De Laurentiis.

L'appetito vien mangiando ed un uno-due dopo la promozione rinvigorirebbe ulteriormente lo spirito e gli animi e darebbe doppia soddisfazione ad una piazza il cui entusiasmo sta facendo letteralmente saltare il botteghino: aperitivo ad una festa che si terrà lunedì allo store ufficiale in via Cannaviello.
 
Un Bucaro disteso, ieri, dalla battuta pronta: «Domenica non gioca il Lanusei», ammicca al dirigente accompagnatore Cristian Vecchia, appoggiato al muro come il ds Carlo Musa e il vice Daniele Cinelli, mentre in piedi, a mo' dei quattro moschettieri, c'è il resto dello staff che ha pure firmato questa cavalcata. Ed ecco il coupe de theatre meritato: cedere il proscenio a Pietro La Porta, Fabio Patuzzi, Antonio Picariello, Alberto Ambrosone, Antonio De Luca. «È il successo che premia sacrifici, sforzi, lavoro, passione, di tutti - esordisce il preparatore atletico La Porta che dedica la promozione alla moglie Valentina («mi supporta e mi sopporta») ; ad agosto partimmo con piccole difficoltà ma siamo riusciti a fare un buon lavoro, correggendo a cammino in corso, anche adeguando il programma alle esigenze dei mister Bucaro e Cinelli, step by step, in un crescendo che ha dosato i carichi di lavoro e ci ha permesso, di vincere 11 gare di fila. Con una condizione psicofisica ottimale, grazie al dottor Gennaro Esposito, ma soprattutto sfruttando il cuore che gestisce la testa, che poi trasmette impulsi ai muscoli: un concerto suadente e vincente, un lavoro di squadra che è poi la metafora del calcio perché - sentenzia La Porta che la gara se l'è vista ad un certo punto dalla tribuna - in fondo siamo quello che facciamo, non quello che diciamo», riferendosi al noto aforisma del tedesco Feuerbach. «Un'esperienza assai formativa e di cui devo ringraziare la società - dice poi il preparatore dei portieri Fabio Patuzzi, il più giovane a vincere un titolo (dedica ai genitori Romeo e Costanza) per l'opportunità datami. Ma un grazie sincero va a tutti i ragazzi, ai miei portieri, Viscovo, Lagomarsini, i ragazzini Longobardi e Pizzella per i quali ho, naturalmente, avuto metodi diversi, anche sotto l'aspetto mentale, per la loro professionalità, la sagacia e la grande forza e la convinzione che ci hanno messo, soprattutto nei momenti delicati, difficili. Tutti hanno recepito il messaggio e per questo alla fine è sbocciato un fiore: quello della promozione. Siamo stati vincenti, ora ci proveremo anche col Bari, perché no, il resto (leggi il futuro di tutti), lo vedremo dopo».

Commosso ma soddisfatto anche il massaggiatore Antonio Picariello, depositario del segreto del bacio con Alfageme: «Come l'urna, anche lo spogliatoio ha i suoi segreti: abbiamp fatto una scommessa e l'ho vinta io, ma al prof La Porta che dice di aver il lupo sul petto dico (e ride), che io ce l'ho anche sul polpaccio». Gongola anche il fisioterapista Alberto Ambrosone. «La mia è stata una vittoria doppia, con un aperitivo entusiasmante quanto insperato: la chiamata della società mentre ero in vacanza a Santa Maria di Castellabate. Tutti bravi, ognuno con le sue esigenze terapeutiche, ma ora sarò io a chiedere i massaggi a loro», chiude, incassando il sorriso del magazziniere Antonio De Luca che di segreti ne ha tanti, ma ha anche tanta professionalità»
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