Avellino, che umiliazione:
quattro gol in casa dal Trastevere

Avellino, che umiliazione: quattro gol in casa dal Trastevere
di Titti Festa
Domenica 2 Dicembre 2018, 20:18 - Ultimo agg. 22:34
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Chissà se è uno scherzo del destino o cosa ma di certo ha un sapore terribile. L’ Avellino ha saputo di essere fuori dalla serie B lo scorso 20 luglio durante una amichevole con la Roma. 4 mesi e dodici giorni dopo viene mortificata, umiliata e presa e pallonate da una squadra che è solo un quartiere della capitale, quello dei poeti e degli artisti come Trastevere, in un campionato dilettante. Chissà se il patron Giandadrea De Cesare, che al Partenio Lombardi non si vede, riesce a comprendere fino in fondo l’amarezza e il senso di frustrazione dei 3822 spettatori e chissà se lo capisce il tecnico Graziani che, a fine gara, si prende le responsabilità del ko contro la capolista, ma che poi in fondo sembra rimanere sulle sue posizioni. E’ lui il primo artefice di una gara mai cominciata per l’ Avellino, sbagliata nell’approccio tecnico e mentale, aggiustata in modo peggiore e finita con un 4-1 che non ha bisogno di ulteriori commenti.
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