Disastro Turris, 4-1 a Roccella:
«Chiediamo scusa ai nostri tifosi»

Disastro Turris, 4-1 a Roccella: «Chiediamo scusa ai nostri tifosi»
di Raffaella Ascione
Domenica 16 Settembre 2018, 18:35
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Irriconoscibile rispetto alle prime due uscite di Coppa, a tratti letteralmente impotente. La Turris torna con un pesante passivo dal Muscolo di Roccella: rimediando un inopinabile 4-1.

Avvio di gara da choc dei ragazzi di Grimaldi, che dopo appena quindici minuti sono già sotto di tre reti. La sblocca Santoro dopo due minuti, realizzando su spunto di un vivace Catalano, che sulla destra va via in scioltezza a Varchetta. Reazione corallina con Longo, che di testa conclude di un nulla alto sulla traversa. Il raddoppio calabrese al 12’: un incontenibile Kargbo appoggia centralmente per Catalano, che indisturbato firma il 2-0. Quattro minuti ed arriva il tris, con Kargbo stavolta nelle vesti di finalizzatore. Sussulto corallino al 20’: Scuffia devia in corner la sventola dal limite di Celiento; sugli sviluppi del calcio dalla bandierina, svetta Longo, che di testa firma il 3-1. La Turris prova a guadagnar campo e tenta la conclusione prima con Auriemma e poi con Celiento: fa buona guardia l’attenta retroguardia di casa.

Nella ripresa mister Grimaldi gioca subito la carta Aliperta, chiamato a rilevare un – comunque ordinato – Franco. Al 12’ Celiento, inseritosi centralmente, cincischia troppo e perde l’attimo giusto per la conclusione a rete. È però ancora il Roccella – con velenose ripartenze – a creare le maggiori insidie: al 18’ insidioso tiro cross di Korgba deviato sotto misura da Santoro: sfera sul palo. Alla mezz’ora corallini in 10 per il secondo giallo rimediato da Varchetta, quindi il poker granata targato Kargbo, che su punizione – complice una evidente deviazione – firma il definitivo 4-1.

«Bisogna anzitutto chiedere scusa ai tifosi»: esordisce così il tecnico corallino Teore Grimaldi che poi tenta un’analisi del match. «Sbagliatissimo l’approccio alla gara, insufficiente purtroppo la reazione che abbiamo poi tentato di attuare. Subire tre gol in quindici minuti taglierebbe le gambe a chiunque. Diciamo che siamo incappati nella classica giornata no. Peccato, perché le due gare di Coppa avevano fatto emergere ben altre indicazioni. Merito al Roccella, che ha fatto della corsa e della quantità le sue armi. Noi abbiamo invece perso troppi duelli».
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