Turris, adeguamento Liguori:
adesso tocca al Comune

Turris, adeguamento Liguori: adesso tocca al Comune
di Raffaella Ascione
Mercoledì 13 Febbraio 2019, 11:21
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Con il Bari che ha nuovamente preso il largo, attenzione ed energie della Turris si concentrano giocoforza su play-off ed annesse chance ripescaggio. Tornano quindi di stretta attualità tutte le questioni relative ai lavori di adeguamento del buon vecchio Liguori, ma con significativi slanci da parte di città e società. Nei giorni scorsi, una rappresentanza di tifosi - sganciata dal tifo organizzato - ha promosso un’iniziativa tesa a coinvolgere Istituzioni e club allo scopo di avviare una decisa azione congiunta per restituire a Torre del Greco uno stadio funzionale agli obiettivi cui il presidente Colantonio ha apertamente dichiarato di puntare. 
Due gli step fissati a breve termine, come chiarito in un testo veicolato anche attraverso i social: «definire gli interventi da apportare allo stadio di viale Ungheria, capendo come distribuire i costi tra Comune e Turris, e stabilire un cronoprogramma dei lavori che non intralci la stagione calcistica in corso e che possa influire il meno possibile su quella ventura. Per questo richiediamo l’apertura di un tavolo tecnico col comune di Torre del Greco a cui partecipino la società Turris e un gruppo di lavoro formato da cittadini e tifosi torresi, che sia incentrato sulla questione adeguamento Liguori».

Parallelamente, nonostante le due iniziative non fossero inizialmente collegate (ma a questo punto verosimilmente destinate ad incrociarsi, anche con altra nel frattempo attivata e collegata ad una petizione online), il presidente corallino Antonio Colantonio ha ufficialmente inoltrato a Palazzo Baronale una comunicazione avente ad oggetto proprio gli interventi da realizzare per adeguare il Liguori agli standard della Serie C. La buona nuova è rappresentata dal definitivo stanziamento in chiave Universiadi – in favore dell’impianto di viale Ungheria – di un’ulteriore somma per la realizzazione di un nuovo manto in erba sintetica. Ed a proposito di rifacimento del manto di gioco, con la missiva inoltrata al sindaco Palomba (ed ai dirigenti, Uffici e tecnici preposti), la Turris ha manifestato la propria disponibilità a reperire sin da subito un altro impianto per le gare interne di campionato, in modo da consentire l’avvio e la celere conclusione dei lavori. Ma non solo. Allegato alla lettera – rispetto a cui si resta in attesa di un riscontro ufficiale da Palazzo Baronale – anche il preventivo per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza. Quindi, il riferimento all’impianto di illuminazione, da adeguarsi mediante sostituzione delle vecchie lampade con quelle a Led e ripristino del gruppo elettrogeno. Al netto dunque dell’ingente spesa del manto in sintetico, interamente finanziata attraverso gli stanziamenti per le Universiadi, verrebbero a ridursi in maniera assolutamente significativa gli esborsi di cui dovrebbe farsi carico il Comune per adeguare il Liguori agli standard del professionismo. Poco meno di 100mila euro per consentire alla Turris di candidarsi finalmente a pieno titolo per un posto al sole. Sempre a condizione che la macchina organizzativa si metta in moto a stretto giro. 
Ed a proposito di esecuzione di lavori, è stato registrato un intoppo – pare di natura burocratica – nel completamento degli interventi di rifacimento della palazzina spogliatoi lato Vesuvio. La consegna è dunque destinata a slittare di qualche settimana.
L’ulteriore nota stonata è rappresentata dalla comunicazione, pervenuta in mattinata alla Turris, relativa ad un’ulteriore limitazione della capienza della Tribuna Strino - ridotta a mille unità - per ragioni di sicurezza. 

Nel frattempo, nonostante il ripescaggio costituisca al momento solo un’ipotesi, il presidente Colantonio sarebbe stato contattato da due imprenditori campani pronti ad affiancarlo nella gestione della Turris in caso di serie C.  
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