Turris-Bari: post partita al veleno
tra Fabiano e Cornacchini

Turris-Bari: post partita al veleno tra Fabiano e Cornacchini
di Raffaella Ascione
Lunedì 4 Febbraio 2019, 13:13
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Prima la tensione in campo tra le due panchine, costata l’allontanamento al tecnico corallino Franco Fabiano, poi l’aspro botta e risposta a distanza registrato nel post partita.
Mentre al Liguori si respira euforia per la vittoria della Turris ai danni della capolista Bari, i due tecnici non le mandano a dire, animando un vivace ping-pong a suon di stilettate. Ci va giù duro il tecnico torrese Franco Fabiano, che torna anzitutto sull’episodio del suo allontanamento. «Le tensioni fanno parte del gioco, tanto che a fine gara ho teso la mano a Cornacchini per salutarlo. Lui però non ha ricambiato il gesto. Questo dimostra che in giro ci saranno pure tanti allenatori, ma gli uomini veri sono pochi. L’educazione dovrebbe prescindere da quel che accade sul campo». 

Ed a proposito di campo, il tecnico corallino esalta la prestazione dei suoi e la domenica vissuta da Torre del Greco, rincarando poi la dose nei confronti di Cornacchini. «Battere il Bari è stato bellissimo. È stata una vittoria del gruppo, di questa impeccabile società e dell’intera città di Torre del Greco. Resta il fatto che il Bari è di un’altra categoria, con la D non c’entra nulla e continuerà a fare campionato a sé. Non lo guardavo prima e continuerò a non guardare adesso la sua classifica. Ho profondo rispetto della città di Bari, del suo blasone e dell’intera piazza, perciò insisto nel dire che il nostro dovere, nonostante tutto l’entusiasmo che questa splendida vittoria ha generato, è andare avanti provando semplicemente a trarre il massimo da ogni domenica. Cosa ci ha permesso di vincere la partita? Avevamo due sole armi a nostra disposizione: ritmi alti ed aggressività, provando a soffocare le fonti della loro manovra. Siamo riusciti in tutto, meritando alla fine i tre punti. Sapevo che il Bari si sarebbe presentato a Torre con una difesa imbottita di over, mi aspettavo Mattera sulla fascia anche se su Addessi invece che su Celiento, del resto già in altre circostanze il loro tecnico aveva dimostrato d’aver bisogno del pannolino. A questo punto devo dire che di over gliene sarebbero serviti quattro, perché Addessi è stato per nostra fortuna libero di fare il suo gioco e di incidere. Con quel potenziale che si ritrova a disposizione, io non lascerei mai che le scelte fossero condizionate dalla paura».

Quindi la replica di un Cornacchini visibilmente contrariato, che domani - alla ripresa degli allenamenti - potrebbe esser convocato per un faccia a faccia con la proprietà. «Perché Mattera sulla fascia? Perché all’andata mi aveva particolarmente impressionato la prestazione di Celiento ed ho dunque pensato che potesse creare qualche pericolo. Le spiegazioni comunque le devo ai miei calciatori. Ad ogni modo, non è certo per questa scelta, o per quella di tener fuori Hamlili, che abbiamo perso la partita. La Turris ha vinto perché ci ha messo intensità, cattiveria ed agonismo. Certamente più di noi. La gara è stata in ogni caso decisa da un episodio, perché fino a quel momento era emerso un forte equilibrio. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, siamo stati noi a creare i pericoli maggiori. Tutti a decantare il gioco della Turris, ma se devo essere onesto tutto questo gioco così impressionante io non l’ho visto. Avremmo potuto pareggiarla nel finale, ho contato almeno due occasioni clamorose. In sostanza, tempo decisamente più la mia squadra che la Turris. Fabiano? La mano la stringo a chi voglio».
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