Trofeo Paolo De Crescenzo,
amarcord al circolo Posillipo

2° Trofeo Paolo De Crescenzo
2° Trofeo Paolo De Crescenzo
di Diego Scarpitti
Giovedì 30 Maggio 2019, 20:04
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Un patrimonio inestimabile, valoriale e sportivo, che non va assolutamente disperso, anzi alimentato e trasmesso alle nuove generazioni. E’ questo il senso della seconda edizione del Trofeo Paolo De Crescenzo, presentato al Circolo Posillipo, indiscussa casa dello sport, dove tutto ha avuto inizio. «Siamo onorati di quest’evento. Emozione fortissima rivivere momenti speciali. Ringrazio quanti si sono impegnati, affinchè il ricordo di mio padre venisse portato avanti». Così il figlio Francesco a distanza di due anni dalla dipartita del papà. Famiglia, con la compagna Cinzia e Brunella, istituzioni e campioni si stringono in un abbraccio ideale e affettuoso al compianto e indimenticato maestro. «Paolo De Crescenzo preparava e formava le persone, creava prima l’uomo e poi plasmava lo sportivo», introduce il presidente del Sodalizio rossoverde Vincenzo Semeraro.
 
 

«Il ricordo di Paolo è sempre vivo. Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente: un vero uomo di sport. E’ importante celebrarlo con iniziative sulla pallanuoto ed è significativo che le istituzioni siano al fianco di chi organizza una manifestazione in onore di De Crescenzo, figura coraggiosa e uno dei migliori e più titolati allenatori al mondo. De Crescenzo un colosso dello sport, un patrimonio nazionale, che allenava giovani, poi diventati campioni», le considerazioni di Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli. Ad illustrare il torneo che si svolgerà nel primo fine settimana di giugno i due omonimi allievi . «Con noi all’Aqavion di Brusciano l’ultima esperienza di Paolo. I ragazzini da lui seguiti hanno vinto il mondiale di categoria (HabaWaba). Abbiamo l’ambizione di rendere il Trofeo Paolo De Crescenzo una kermesse internazionale, intesa come festa di pura passione, organizzata con affetto», specifica Fabio Violetti. «Il progetto nasce con l’inserimento di Paolo nel nostro gruppo, che l’ha fatto crescere insieme a Peppe Testa e Marco Maione. E i risultati sono stati subito visibili con la vittoria all’HabaWaba di Lignano Sabbiadoro. Quello di De Crescenzo un modo unico di essere, di fare e di trasmettere valori sani, tecnici, tattici e di cultura sportiva. E’ il minimo dedicargli un torneo. Siamo fieri della seconda edizione», afferma Fabio Becivenga (nelle foto di Pasquale Toscano).

La pallanuoto viene proposta come un valido modello di vita, un messaggio alle nuove generazioni, disabituate a praticare discipline sportive e sempre più incollate a tastiere di vario genere. «Paolo trasferiva l’essenza dello sport, e quei valori che noi abbiamo ricevuto, e ora proviamo a trasmetterli ai piccoli atleti, che si stanno affacciando alla waterpolo. Perseveranza, dedizione, umiltà gli strumenti con i quali è possibile raggiungere grandi risultati». Avanza la sua costruttiva riflessione Paolo Trapanese, presidente Fin Campania. «De Crescenzo allievo di Fritz Dennerlein: un patrimonio culturale e sportivo della città. I Circoli si prodigano in favore dell’educazione, lo sport forma professionisti. Paolo ha dato la propria vita per la formazione e l’educazione di tanti giovani, che sono diventati campioni di caratura nazionale e internazionale, che a loro volta seguono l’esempio del maestro e ne imitano l’azione. Sta a noi fare di più». Oro a Barcellona nel 1992 e Hall of Fame, Carlo Silipo esprime il suo pensiero. «Ricreare la squadra e la voglia di sacrificarsi è quanto riversato da Paolo a noi. Ringrazio Brancaccio, che è riuscito a trasmettere tali emozioni ai giocatori, compatti attraverso un solido spogliatoio. Roberto ha avuto la fortuna di vivere due anni intensi con Paolo in panchina e di trasmettere, con intelligenza e bravura, questa carica a Paride Saccoia e compagni, riproducendo le medesime sensazioni e identiche situazioni sperimentate da noi anni addietro. Le lacrime di gioia del consigliere Luigi Massimo Esposito alla Final Six di Trieste e il quarto posto conquistato da Tommaso Negri e soci hanno entusiasmato l’intero ambiente».

Tuffo nel passato (giallorosso) con Gualtiero Parisio. «Paolo un fratello minore poi diventato maggiore. De Crescenzo amava affermare: «Non è il risultato che conta ma il percorso». Paolo ha dato prova che ognuno può arrivare ai risultati prefissati. Diceva e faceva quello che pensava. Ha scelto di dedicare la sua vita ad insegnare quanto aveva appreso tra le mura del circolo e dei suoi maestri come Fritz». Conclusioni finali affidate a Francesco Postiglione, vicepresidente della Fin, che ha patrocinato l’evento. «Non un memorial ma un trofeo. A noi il dovere di preservare e tramandare un patrimonio inestimabile. Forte era il desiderio di Paolo di ritornare dai suoi ragazzi a Brusciano. Formava uomini prima che giocatori e riusciva a trarre il meglio da ciascuno di noi. Mi sento fortunato ad averlo vissuto. Grande persona e splendido allenatore De Crescenzo, che ha lasciato il segno nel nostro mondo. E’ giusto continuare a mantenere vivo il suo ricordo e quindi il ringraziamento va all’Aqavion di Bencivenga e Violetti, che continuano in quest’opera eccellente soprattutto nei confronti dei giovani per le attività di base, fondamentali per il movimento». Nel solco tracciato dal «professore della pallanuoto».
 
 
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