Gevi-Pistoia 93-95: la decide Moore a un decimo dalla fine

Milicic avvilito: abbiamo giocato in modo stupido, non facendo ciò che proviamo in palestra

Ennis in penetrazione (foto Olivetti)
Ennis in penetrazione (foto Olivetti)
di Stefano Prestisimone
Sabato 16 Marzo 2024, 23:18
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Un ko che fa davvero male quello di stasera alla Fruit Village Arena (93-95), perché porta Pistoia a sopravanzare Napoli in classifica in virtù del doppio confronto e rischia di vedere gli azzurri scivolare indietro al limite della zona playoff. Domani ci sono molte sfide importanti in chiave post season e Napoli deve guardare adesso anche a cosa faranno le squadre avversarie.

C’è comunque tutta la bellezza e la spietatezza della pallacanestro in questa gara, equilibratissima, infinita, decisa solo al supplementare da un’invenzione di Moore, giocatore da playground se ce n’è uno, che trova una penetrazione impossibile a un decimo di secondo dalla fine. Game over.

Una partita che ha visto comunque i toscani, in formissima e carichi a pallettoni, sempre attaccati nel punteggio, mai domi, con la squadra di Milicic che ha invece pagato le brutte percentuali da 3 (8 su 38, davvero troppi tiri oltre che troppi errori), la serata difficile di Zubcic (che è ormai una costante) e qualche disattenzione difensiva fatale. Ora il calendario si fa duro, domenica c’è Milano in trasferta, poi Venezia in casa sabato prima di Pasqua. I playoff ora diventano più difficili da conquistare ma questa squadra ci ha abituati a fare miracoli.

Pullen deficitario da 3 (0/9) ma ottimo in tutto il resto, Sokolowski il migliore assieme a Owens. Ma il tecnico croato ha avuto poco dalla panchina mentre dall’altra parte Wheatle come sesto uomo è stato determinante. Moore e Willis determinanti per la vittoria ospite. A fine gara Milicic furioso e avvilito: «Sconfitta che ci fa male. Abbiamo giocato in modo stupido, non facendo ciò che proviamo in palestra. Ora tocca a me trovare il modo di rimettere a posto le cose. Ci sono state grandi emozioni in campo e fuori, ed è per questo che siamo dispiaciuti ed arrabbiati. Sappiamo che durante la stagione gli obiettivi possono cambiare, ma la cosa principale è quella che adesso non stiamo giocando una buona pallacanestro in attacco e difesa, e ci stiamo allontanando dalle situazioni che erano a noi più congeniali. Ora dobbiamo mettere oltre all'energia anche la testa in quello che facciamo, essere in grado di controllare quello che succede, io in primis dalla panchina, ed i giocatori in campo».

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