Atalanta, Gasperini alla vigilia dello Sporting: «Troppe partite ravvicinate. Scamacca deve giocare con meno pressione»

Le parole di Gasperini alla vigilia del match di Europa League

Gasperini
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Martedì 5 Marzo 2024, 19:44 - Ultimo agg. 6 Marzo, 07:30
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Non sono mancate le polemiche da parte di Gian Piero Gasperini che alla vigilia del match di Europa League tra Sporting CP e Atalanta ha parlato così dei tanti impegni ravvicinati: «Il problema è che stiamo giocando tropppe partite ravvicinate di questo livello e ne avremo anche altre. Il recupero con l'Inter è stato inserito in questo momento, avevamo avuto due mesi normali, invece è stato inserito in questo periodo intenso di impegni. Abbiamo 4 partite in 11 giorni, avremmo preferito avere un altro calendario. Domani giocheremo una partita che quasi non abbiamo preparato».

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«Noi abbiamo fatto un ottimo punto con il Milan, abbiamo perso con l'Inter, ma ci sta, e abbiamo perso con il Bologna. Dispiace, non volevamo perdere. C'è rammarico perché volevamo fare un altro risultato. Adesso si riparte. Indubbiamente è diverso giocare partite così tirate in così poco tempo.

Chi fa le coppe è più abituato a questo genere di gare. Poi ci sono gli anticipi e i posticipi, che sono creati per poter andare in Europa con un po' più di recupero. Questo però a noi non è successo ed è sicuramente una colpa».

L'Atalanta ha già affrontato lo Sporting durante i gironi e adesso lo ritrova agli ottavi di finale dove non c'è spazio per errori: «Da ottobre sono passati tanti mesi. Lo Sporting era già una squadra fortissima, adesso si è consolidata ancora di più - ha detto Gasperini a Sky Sport -. Stanno facendo molto bene in campionato e anche in Europa».

Gasperini su Scamacca

Tra gli attaccanti uno di quelli che meno stanno incidendo nell'ultimo periodo è sicuramente Scamacca. Sul centravanti ex Sassuolo Gasperini si è espresso così: «Il calcio moderno va verso la globalizzazione. Il portiere e i difensori partecipano di più. Le cose evolvono continuamente, vediamo difensori centrali che vanno a centrocampo, esterni che giocano in mezzo.

Gli attaccanti devono essere più dinamici. Poi però ci sono le caratteristiche, non si può pretendere da uno come Scamacca che faccia i chilometri di Ederson e de Roon. Però è indispensabile aumentare il proprio raggio di azione e lui ci sta provando. Deve togliersi un pò di pressione di dosso, c'è tanta aspettativa su di lui ma deve imparare a non rimurginare sugli errori. Se avrà più gioia e meno pressione riuscirà a fare meglio».

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