Prestigioso bronzo per Caulo
​ai Giochi olimpici in Argentina

Gabriele Caulo
Gabriele Caulo
di Diego Scarpitti
Giovedì 18 Ottobre 2018, 16:25
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«Anche i professori più severi si sono complimentati». Prima della partenza per l’Argentina i suoi compagni di classe gli hanno tributato un video beneaugurante. Al ritorno da Buenos Aires è stato accolto, con il bronzo al collo, da vero trionfatore nel liceo statale scientifico-linguistico De Carlo di Giugliano. Quel bambino irrequieto, che a cinque anni sperimentò la prima lezione di taekwondo, per socializzare, sviluppare capacità motorie, apprendere disciplina e rispetto delle regole, scaricare le energie represse, ha messo in bacheca la sua prima medaglia olimpica. Il 17enne di Villaricca, Gabriele Caulo, si è distinto nella categoria 63 kg, salendo sul podio agli Youth Olympic Games. «Desideravo un grande risultato», racconta l’atleta della Olimpo Futurama, che si allena con il campione mondiale di kickboxing 2016 Davide Messineo, seguito dal maestro Gennaro Buonocore. All’Oceania Pavilion due incontri impegnativi, il primo, ai quarti, contro Hashan Bandar Bin Doosky dell’Arabia Saudita, terminato 18-15, e l’altro tirato, in semifinale, contro il tailandese Nareupong Thepsen, che ha strappato l’argento, chiudendo alle spalle del coreano Wonhee Cho. «Dedico la vittoria ai miei genitori Paolo e Monica e soprattutto a mio fratello Francesco: senza di lui non sarei mai riuscito a raggiungere questo risultato. Gran parte del lavoro lo devo a lui: si interessa a me e gli voglio un bene dell’anima». Lontananza azzerata così come il fuso orario di cinque ore, dopo un volo durato ben quattordici interminabili ore.
 
 


«Competizione internazionale affrontata al meglio, grazie a mio fratello maggiore, più grande di due anni, che pratica questo sport, classificatosi secondo agli Europei nel 2013». Non pochi i sacrifici compiuti nei mesi precedenti. «Dura preparazione fisica e mentale, con un programma specifico concertato con il tecnico Claudio Nolano e lo staff della Nazionale italiana. Allenamenti intensi, in media quasi sette ore al giorno. Ho preso 4 kg di massa muscolare ed è stato stressante mantenere il peso, seguendo le indicazioni del dietologo Giovanni Moscarella». L’impegno profuso, però, è stato ampiamente ripagato dopo il pass strappato ad aprile per la qualificazione in vista dei Giochi giovanili. «Nella stessa settimana delle qualifiche olimpiche, ho conquistato anche l’argento ai Mondiali, cedendo il metallo più pregiato al mio avversario di turno per un punto soltanto». Indimenticabile l’esperienza vissuta da Caulo in Argentina. «Villaggio olimpico spettacolare. Si vive lo sport ogni giorno al 100%. Interessante il giro nel quartiere Caminito». Gabriele coltiva progetti ambiziosi e guarda con ottimismo al Sol Levante. «Sogno di partecipare a Tokyo 2020». Al quarto anno, gli ostacoli maggiori provengono dal sistema scolastico. «Molto impegnativo conciliare sport e scuola. Mi tocca recuperare». Diversamente dagli altri paesi (Gran Bretagna e Stati Uniti in primis) l’Italia sconta gap ancora da colmare in tale direzione. Difficile ma non impossibile e Gabriele Caulo rappresenta l’ennesima riprova.

 
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