Salernitana-Fiorentina, Colantuono: «Tiriamo fuori l'orgoglio»

Granata con tante assenze, la Viola fa turnover in vista della Coppa

Colantuono
Colantuono
di Pasquale Tallarino
Domenica 21 Aprile 2024, 10:24 - Ultimo agg. 16:59
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Prepararsi con solerzia alla Serie B che incombe, significa guardare non solo alla metà campo della Fiorentina per onorare il campionato ma soprattutto alla panchina della squadra gigliata. Colantuono, uomo di società, nella doppia veste di responsabile del settore giovanile della Salernitana e allenatore di prima squadra, avrà sicuramente segnalato potenziali e futuri under per i granata: Biagetti, classe 2004, è il leader della difesa baby di Galloppa; Fallou Sene, stesso anno di nascita, ha segnato 10 gol con la Primavera della Fiorentina, nasce prima punta perché è alto 190 centimetri ma fa benissimo da esterno sinistro; Caprini, addirittura classe 2006, è un tornante a destra che assicura corsa e gol.

Quando ha dovuto stilare la lista dei convocati, Vincenzo Italiano non ha avuto dubbi: ha portato con sé a Salerno «la meglio gioventù», perché ha fatto turnover, i supplementari di Conference League si sono fatti sentire, deve preparare la partitissima con l'Atalanta che può dare la finale di Coppa Italia e assicurare un altro passaggio per l'Europa 2024-2025. Dunque ha lasciato a casa Bonaventura, Nico Gonzalez, Belotti, Nzola e Beltran.

Gli resta comunque una rosa ampia e con la qualità residua vuole interrompere il digiuno di vittorie in campionato, che dura da cinque turni.

La Salernitana in che modo replicherà? Innanzitutto con una raccomandazione di Colantuono, che suona più o meno così: «Non facciamo copia incolla della partita contro la Lazio, cerchiamo di non complicarci la vita da soli dopo pochi minuti, rischiando poi di dover cambiare copione tattico». Qual è il copione della Salernitana, di questa squadra senza il centravanti, senza il terzino sinistro o adattato, senza il play? Non potrà essere ovviamente quello del Cagliari contro la Juventus. I sardi - ma vale anche per l'Empoli, a tratti per il Verona non hanno in attacco, a differenza dei granata, le scommesse (mercato estivo), non hanno le ragnatele in difesa (mercato invernale, infermeria piena). Possono far leva, invece, su aggressione, cross precisi, difesa feroce, contropiede, su chi batte i calci di punizione e d'angolo forte e teso. Insomma caratteristiche, adeguati comportamenti calcistici. Colantuono ha ereditato ciò che ha trovato.

Ora può solo chiedere alla squadra di «cercare di tirare fuori l'orgoglio e fare una partita di grande intensità», insomma di portarsi in fretta a quota 18 in classifica in attesa di incrementare il bottino per evitare il marchio della peggiore tra le retrocesse in A (Pescara, edizione 2016-2017). Da addetto ai lavori, guardando in casa d'altri, Colantuono lo dice, lo fa capire: «È una squadra rodata che gioca da tempo insieme con lo stesso allenatore». Lui, invece, a Salerno è il quarto di una stagione-incubo. La sfida alla Fiorentina fa venire in mente l'associazione di idee facile, limpida: Paulo Sousa è stato il primo nodo non sciolto. Fa venire in mente il secondo: Pippo Inzaghi disse che la sua Salernitana aveva toppato solo Firenze, in parte, prima di aggiungere che da Bergamo aveva intravisto germogli. Poi c'è stato Liverani, una parentesi. Ha fatto in tempo a diventare testimone nella querelle con Dia, che la Fiorentina vorrebbe o avrebbe voluto e che la Salernitana non vuole più, ma deve vendere bene. Adesso, però, c'è solo da giocare per la dignità. Rispetto alla trasferta di Roma contro la Lazio, i granata perdono i due mediani e tre dei quattro stopper utilizzati: «Non avremo Gyomber, Manolas, Boateng, Maggiore, Kastanos e mancherà anche Coulibaly per squalifica. Sono assenze pesanti, perché le scelte sarebbero state più ampie».

Candreva festeggia 500 partite in A, ma la ricorrenza verrà ricordata più in là. Così filtra dalla società, che preferisce evitare brusio dagli spalti. Il club si concentra, invece, sul tentativo di svuotare il magazzino (merchandising ai minimi storici come il botteghino, saldi proposti su Instagram fino al 50%). Candreva sarà comunque in campo con Tchaouna e probabilmente Simy dal 1'. Colantuono lo stimola così: «Antonio è un giocatore importante che è stato in grandi club e ha vinto tanto. È uno dei più esperti, un leader di questa squadra. Speriamo possa festeggiare questo traguardo con una bella prestazione e un risultato positivo. La squadra ha tantissima voglia di regalare una soddisfazione alla nostra gente».

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