Genoa-Napoli, le pagelle:
Mertens e Fabiàn cambiano il match

Genoa-Napoli, le pagelle: Mertens e Fabiàn cambiano il match
di Bruno Majorano
Domenica 11 Novembre 2018, 08:00 - Ultimo agg. 11:12
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Questa volta il Ferraris si trasforma da infero in paradiso per gli azzurri. E a spazzare via ogni paura ci pensa una pioggia abbondante, di quelle che costringono l’arbitro a sospendere anche la gara per un quarto d’ora. Ancelotti striglia i suoi tra un tempo e l’altro e con due cambi vince gioco, partita e incontro. La fisicità di Fabian Ruiz e la tecnica di Mertens si rivelano decisive  per portare a casa i tre punti e mettere pressione alla Juventus che stasera va a trovare il Milan a San Siro. Allan cresce alla distanza e quando la partita entra nel vivo tira fuori gli artigli impossessandosi del centrocampo, mentre Milik ancora una volta sciupa una palla gol clamorosa nel primo tempo mettendo il Napoli nei guai.

OSPINA 6: Kouamé lo infila da vicinissimo, troppo per provare a invocare anche l’aiuto dei superpoteri ed evitare il peggio. Nel secondo tempo avrebbe bisogno dell’ombrello per quanta acqua si prende, e infatti dopo la sospensione si presenta con tanto di asciugamani per cercare di tamponare ed evitare di prendere un malanno.

HYSAJ 5,5 : Con il garbo del gentiluomo d’altri tempi apre la porta a Kouamé e gli lascia il tempo di prendere posizione e raccogliere il cross di Romulo in occasione del vantaggio genoa. Visto che in difesa non gli gira bene, con un’inattesa intraprendenza, si butta a capofitto nella metà campo avversaria per dare una mano.

ALBIOL 5,5: Non ci fa una bellissima figura quando Kouamé gli salta in faccia e stampa in rete il pallone del vantaggio, ma se Hysaj lo ha abbandonato al suo atroce destino non si può flagellare più di tanto. Nella ripresa sbriga la pratica con qualche chiusura e poco altro di realmente rilevante da mettere a verbale.

KOULIBALY  6,5: Alterna cose bellissime come l’anticipo in scivolata su Piatek ad altre orribili, come il rinvio sbilenco che innesca il gol di Kouamé. Poi prova a rifarsi con qualche buon intervento in chiusura e le sue oramai discese palla al piede. Il suo contributo in fase difensiva è prezioso perché non si fa saltare facilmente.

MARIO RUI  6: Concede a Romulo quel metro decisivo per servire al bacio Kouamé. Si becca con Insigne che a par suo è poco in partita. Ingaggia un bel duello rusticano con i due attaccanti del Genoa che al suo cospetto ricordano Gulliver nella terra dei lillipuziani. Poi calcia in maniera velenosa la punizione che vale i tre punti.

CALLEJON 6,5 : Qualche errore di troppo, e soprattutto che non ti aspetti da uno che fa dell’attenzione e la concentrazione a tutto tondo i suoi punti cardinali. La sua porzione di campo è quella meno bagnata e quindi anche la più adatta alle scorribande offensive, ma i suoi movimenti sono poco premiati dai compagni.

ALLAN 6,5: In una sola azione perde due palloni: ovvero di più di quanti ne ha persi in tutta la stagione. Basterebbe questo per raccontare una prestazione nettamente al di sotto degli standard con i quali ha abituato compagni e tifosi. Quando il campo diventa una piscina, si distingue per lotta e caparbietà nei contrasti.

HAMSIK 6: Ritmi blandi. Non riesce a prendere per mano la squadra quando gli azzurri avrebbero bisogno del loro capitano. Gli mancano le idee giuste per traghettare il pallone da una parte all’altra del campo. Regista a mezzo servizio. La pioggia rallenta le operazioni a metà campo e per lui le cose non migliorano più di tanto.

ZIELINSKI 5 : Un po’ va e un po’ resta. Non esterno e neppure trequartista. Gioca una di quelle partite nelle quali sembra sempre che possa fare una magia, ma del coniglio che dovrebbe venire fuori dal cilindro si intravedono appena le punte delle orecchie. E allora è Ancelotti a travestirsi da mago facendolo sparire tra un tempo e l’altro.

INSIGNE 6 : Colpisce un palo da fuori area e imbuca un pallone a centro area che potrebbe rimettere in partita il Napoli. Per il resto si muove con la stessa voglia di un ragazzino che deve tornare a scuola il 7 gennaio dopo le vacanze di Natale. 

MILIK 5 : Gli capita sui piedi una palla gol colossale che spara da zero metri sul petto di Radu. Non benissimo come inizio per il bomber che dovrebbe sbloccare la gara e ritrovare il feeling con la porta avversaria. La sua partita dura 45’ perché Ancelotti gli preferisce la mobilità di Martens per provare a cambiare le cose.

MERTENS 7 : Il campo pesante richiederebbe una punta fisica capace di tenere su palloni buoni e fare la torre, ma al belga bastano i pieni buoni per servire l’assist vincete a Fabian in occasione del gol del pari. Il suo ingresso porta freschezza all’attacco e soluzioni alternative alle classiche palle alte a centro area.

FABIAN RUIZ 7,5 : Il gol è un bel mix di precisione e potenza. Sfrutta alla grande la sponda di Mertens e segna con la freddezza del veterano. Si piazza in una posizione ibrida tra esterno destro e mezzala di inserimento e infatti la rete è frutto proprio di un movimento a tagliare la difesa avversaria partendo da lontano.

MALCUIT SV: Dentro nel finale per dare un po’ di respiro a Hysaj ma anche per aggiungere gamba sull’unica fascia praticabile perché non del tutto rovinata dal nubifragio. Si limita ad aiutare i suoi nel ributtare dall’altra parte del campo i palloni che arrivano, ma a questo punto del match i pericoli sono ridotti all’osso.

ANCELOTTI 7,5 : Nel primo tempo il Napoli inquadra la porta appena una volta. La squadra si limita al possesso palla ma non riesce ad essere incisiva. Manca sempre quella zampata vincente per rimettere in ordine le cose. Ecco perché approfitta dell’intervallo per fare la rivoluzione. Due cambi che sono utili alla causa perché il pari arriva su una combinazione dei nuovi entrati. Poi per la rimonta ringrazia la zampata di Biraschi.


ABISSO 6,5 : Gestione attenta di una gara caratterizzata da pochi interventi ruvidi e grande correttezza messa in campo da parte di entrambe le squadre. E allora qualche problema glielo crea la pioggia che lo costringe a interrompere il match per 15’. La gestione dei cartellini è oculata e serve solo per tenere in mano la partita evitando che gli possa sfuggire di mano. Non ha dubbi nel convalidare il raddoppio del Napoli.
 
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