Universiadi, i saluti dell'Italseven:
«Napoli nel cuore, bella esperienza»

Italrugby
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di Diego Scarpitti
Lunedì 8 Luglio 2019, 12:25 - Ultimo agg. 12:48
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«E’ stato un torneo spettacolare e di elevatissimo livello. Ringraziamo le Nazionali di essere intervenute alla 30esima edizione estiva delle Universiadi 2019. Ex area Nato contesto molto bello e clima di grande festa. Rugby seven sport in netta crescita in Italia e a Napoli: siamo contentissimi di questa scelta. Adesso Napoli ha le strutture adeguate, per organizzare altri eventi internazionali». Il primo positivo bilancio dei Giochi universitari, per la palla ovale, viene tracciato dal commissario Gianluca Basile.  Atleti soddisfatti, delegazioni entusiaste, organizzazione perfetta, ospitalità eccellente sulla Costa Victoria, gradimento stellare. Lo dicono i giapponesi, veri protagonisti e vincitori del torneo maschile e femminile, lo confermano sudafricani e francesi. Sorride in tribuna anche il presidente della Fisu, Oleg Matytsin (esibisce un panama all’arrivo), per il bronzo conquistato dalle rugbiste russe, incantato dallo scenario impareggiabile: Vesuvio sullo sfondo e Capri ad abbellire la cartolina.
 
 

Dopo il Five Nations a metà febbraio, Andy Vilk, tecnico dell’Italseven maschile, afferma di voler ritornare quanto prima in città. «Desidero visitare Napoli e apprezzare il suo patrimonio storico-artistico. E poi, con un Villaggio del Rugby a disposizione, tutto è possibile». Si punta in modo convinto ad ospitare il prossimo Mondiale, con l’idea concreta di realizzare un’accademia federale permanente. Conferma l’ambizioso progetto Orazio Arancio, capo delegazione azzurra di rugby a Napoli 2019. «Vorrei ringraziare il comitato organizzatore, il commissario Basile e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, perché a Napoli si lasciano in eredità quattro campi, che permetteranno la promozione della palla ovale e una crescita del movimento. Sono sicuro che il rugby napoletano, con questi impianti, potrà ritornare presto ad essere campione d’Italia, come lo fu tanti anni fa», conclude fiducioso Arancio (nelle foto di Stefania de Rosa). «Abbiamo dato prova di efficienza e affidabilità, siamo pronti per le prossime manifestazioni internazionali. Napoli ribadisce il suo incontrastato ruolo di capitale del rugby non soltanto con le Universiadi 2019», osserva Diego D’Orazio, presidente dell’Amatori. Le premesse sono state ampiamente gettate.
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