Allan, il Napoli frena i manager:
100 milioni subito o niente trattativa

Allan, il Napoli frena i manager: 100 milioni subito o niente trattativa
di Pino Taormina
Martedì 22 Gennaio 2019, 07:00
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Il Napoli non ha fretta. Non è il club azzurro a voler vendere Allan, né è costretto a farlo per ragioni di cassa. Piuttosto è il Paris St. Germain che non molla da oltre un mese la sua morsa, spingendo su Gustavo Arribas, l'agente argentino del mediano brasiliano. Dunque, il grave e improvviso contrattempo di carattere personale che ieri ha costretto Nasser Al Khelaifi a Doha non ha scalfito più di tanto il presidente del club azzurro, a Parigi dal primo pomeriggio proprio per fare luce sulle reali intenzioni del club francese. Al Khelaifi conosce bene la posizione del Napoli, anche perché pure domenica, prima della gara con la Lazio, c'è stato una ulteriore telefonata con l'ex numero uno del fondo sovrano del Qatar Investment Authority e ora alla guida del Psg. Ma la trattativa è proseguita anche ieri, tra mediatori e telefonate varie.
 
De Laurentiis sa che la vittoria della Champions è questione d'onore per il Psg e che se Allan è stato individuato da Tuchel come innesto fondamentale, è giusto tenere alta l'asticella del prezzo. «Fuori mercato» significa 100 milioni. Ovvero una vera e propria follia. Il viaggio parigino è legato ai rapporti straordinari che De Laurentiis ha con El Khelaifi che più volte, parlando del produttore cinematografico, ne ha esaltato le doti manageriali e imprenditoriali. Insomma, a El Khelaifi non si può dire no e basta. D'altronde i primi affari milionari del Napoli sono stati fatti proprio col Psg qatariota: Lavezzi e Cavani. De Laurentiis ieri ha ricordato all'entourage di Allan, che spingeva per conoscere dettagli dell'incontro, di non illudersi e di non illudere il brasiliano: perché il Psg dal Napoli non ha mai avuto sconti e per avere i suoi gioielli ha sempre dovuto sborsare la clausola rescissoria. Ma Allan è in fermento: ha trascorso il suo giorno libero in un albergo di Roma dove c'erano anche Gemelli, un altro dei suoi procuratori, e altri del suo staff. Dunque: 100 milioni o Allan non si muove. 100 milioni netti. E se ne faccia una ragione. Se ne riparla a giugno. De Laurentiis sa bene che Allan non è rimasto indifferente alla corte degli emiri del golfo ma sa anche che c'è un contratto firmato appena 10 mesi fa che lo lega al Napoli fino all'estate. E lui i contratti li fa rispettare. Ma il mercato chiude il 31 gennaio e l'impressione che i colpi di scena in questa telenovela sono all'ordine del giorno. Magari già oggi.

Eh sì. Ieri mattina il ds Giuntoli ha chiamato il dg Carli per chiedere aggiornamenti sulle trattative in corso per Nicolò Barella: telefonata finalizzata a sapere se il Cagliari aveva abbassato le sue richieste per il talento sardo. Ad aver alzato la quotazione è stato l'inserimento del Chelsea. Ora che i Blues sono fuori gioco, il direttore sportivo del Napoli ha chiesto il prezzo. La risposta è sempre la stessa: 45 milioni. L'Inter sembra avanti, ma Beltrami ha ribadito che resta il gradimento per il club azzurro espresso nella cena di ottobre al ds napoletano. Napoli e Cagliari potrebbero tornare a parlarsi proprio domani. Non a caso, trattativa strettamente legata all'intrigo in corso a Parigi.

Ramadani, il potente manager serbo di Rog, vedrà a Milano Giuntoli tra giovedì e venerdì. Il Napoli ha fissato in 30 milioni l'obbligo di riscatto dopo 10 presenze: a queste condizioni, il Siviglia ha più di una esitazione. Ramadani chiederà di portare a 20 milioni l'obbligo di riscatto. Ed è difficile che venga accontentato. Rog non ha detto di no a nessuno: vuole giocare e gli va bene qualsiasi soluzione. Il Boca resta in attesa del rilancio finale del Napoli per Almendra, ma c'è grossa distanza. Romairone, ds del Chievo, ha promesso Kiyine al Napoli ed è operazione che può chiudersi in questi giorni.

L'esclusione nella gara con la Lazio non ha aiutato il suo umore. Nonostante le rassicurazioni di Ancelotti, il terzino non si sente apprezzato. Giuffredi ha riannodato i fili delle trattative interrotte in estate: ma il Chelsea, nel pieno caos, non intende spendere gli stessi soldi offerti 6 mesi fa. C'è l'ipotesi del prestito. Ma a De Laurentiis la formula non piace.
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