«Un po’ di sfortuna nelle ultime partite c’è stata, abbiamo creato tanto raccogliendo poco. Ci può stare anche la sfortuna però non possiamo usarla come alibi, va a finire che dobbiamo cambiare lavoro. I nostri attaccanti non sono egoisti, anzi a volte sono eccessivamente altruisti. Questo è un aspetto positivo per noi e per il lavoro che facciamo quotidianamente», ha continuato a Sky Sport.
Domani il sorteggio. «Ci sono squadre più forti e meno forti ora, è un sorteggio e può capitare di tutto. Dobbiamo pensare a fare bene sempre, la squadra vive un buon momento, arriveranno sfide interessanti, prima a Parma poi con la Juventus in casa prima degli ottavi di Europa League. Dobbiamo migliorare l’aspetto offensivo ma la squadra è quadrata e ha equilibri, stiamo lavorando bene dietro. Diawara? È molto bravo nel breve e in fase difensiva, se mette anche la palla in avanti è ancora meglio». Poi una domanda sullo stadio. «La prossima al San Paolo credo vedrà tanta gente, vista l’avversaria».
«La Juve? - ha infine detto Ancelotti in conferenza - Il calcio spagnolo è davanti al nostro e non lo scopriamo ora, ma c’è una gara di ritorno e credo che la Juventus possa giocarsi tutte le sue carte in casa.
Il VAR? È indispensabile. La gara di ieri ha dimostrato che la Juve non è imbattibile, squadre imbattibili non esistono al mondo. Cerezo non considera la Champions vinta da me al Madrid? Non so cosa rispondergli, il Real ne ha vinte cinque meritatamente. L’Atletico è una squadra fortissima, gli auguro un giorno di poter vincere la Champions».