Insigne vuole riprendersi l'Italia:
in Bosnia titolare con Belotti

Insigne vuole riprendersi l'Italia: in Bosnia titolare con Belotti
di Ugo Trani
Venerdì 15 Novembre 2019, 09:10
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L'Italia, sentire Mancini, resta affamata di gloria, nonostante l'abbuffata in queste qualificazioni che finiranno lunedì a Palermo contro l'Armenia. Così, anche se ha conquistato la promozione con 2 turni d'anticipo a Euro 2020 e il primato e a punteggio pieno nel gruppo J, vuole insistere nella striscia positiva e continuare il percorso di crescita dopo il flop mondiale di 2 fa contro la Svezia. Stasera a Zenica (ore 20,45) contro la Bosnia il ct azzurro cerca il 10° successo per il record di vittorie consecutive e la sicurezza di essere testa di serie (bastano 2 punti). In più valuta qualche giovane che gli può essere utile nella la competizione continentale che partirà il prossimo 12 giugno proprio con la gara inaugurale all'Olimpico.

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«In questo stadio loro hanno sempre vinto, ma per batterci dovranno giocare bene» la risposta di Mancini a un giornalista bosniaco. «Affrontiamo una nazionale con giocatori bravi tecnicamente che hanno fisicità e velocità. La Bosnia è migliore della Finlandia, non si è qualificata nel gruppo, e può ancora farlo con la Nations League, perché a volte pensano di giocare al cinquanta per cento, ma con noi saranno al duecento per cento. Si è visto all'andata. E adesso non hanno niente da perdere. La classifica per noi non conta, ma ci interessa vincere pure per il ranking e per essere testa di serie». Il ct, senza anticipare che lunedì a Palermo darà invece spazio a Immobile dall'inizio, annuncia che Belotti sarà il centravanti titolare nella notte al Bilina Poje. Il granata, nelle 17 partite di questa gestione, ha giocato più minuti del laziale (435/351), contato più presenze (11/5) e segnato più reti (4/1). Immobile, però, è il capocannoniere del nostro campionato e quindi il miglior realizzatore stagionale del gruppo (17 gol: 14 in serie A, 2 in Europa League e quello in azzurro). In Nazionale sono alla pari (8 reti a testa), anche se Immobile è avanti a Belotti come presenze (38/28). Nel tridente, Bernardeschi, preferito a Chiesa, e Insigne che proverà a ritrovare serenità in Nazionale dopo il difficile momento che sta vivendo con la maglia del Napoli di cui è capitano. Mancini non si farà influenzare dal rendimento altalenante del napoletano e gli darà ancora fiducia, confermando la massima stima che ha in Lorenzo. Dzeko, confermando di non rimpiangere il mancato trasferimento all'Inter, elogia i centravanti azzurri: «Sono in forma, Belotti lavora di più per la squadra e Immobile è bravo quando va in profondità».

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«Ho due dubbi: a destra, nel ruolo di terzino, e a centrocampo». Mancini non dà alcuna certezza ai romanisti Florenzi e Zaniolo. Il difensore, dopo 6 esclusioni consecutive con Fonseca, punta a riprendersi il posto almeno con l'Italia. Di Lorenzo, essendo titolare inamovibile per Ancelotti che nel Napoli lo sposta in emergenza pure a sinistra, sta meglio, ma per il ct lasciar fuori Florenzi non è semplice dopo la benedizione in pubblico di lunedì. Di Lorenzo, in ogni caso, si farà trovare pronto all'eventuale chiamata dal primo minuto da parte del ct che lo ha convocato per la seconda volta di fila. Diversa la scelta da fare in mezzo al campo: «A noi Zaniolo serve in un ruolo diverso da quello della Roma». Se il giallorosso, ultimamente utilizzato a destra nel suo club, resta fuori è perché Mancini non vuole abbassare Barella, limitandolo nella fase offensiva. La Nazionale di solito gioca con il doppio play. Accanto a Jorginho, mancando Verratti, Tonali è più regista dell'interista. E del romanista. Il resto della formazione non prevede altre novità: in porta tocca di nuovo a Donnarumma, conferma per Acerbi accanto a Bonucci al centro della difesa e ritorno di Emerson da fluidificante a sinistra. Intanto la Federcalcio ha annunciato che lunedì a Palermo, dove gli azzurri affronteranno l'Armenia, ospiterà una delegazione di donne iraniane allo stadio Barbera su iniziativa di Mete Onlus.
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