Cannavaro, doppio ex col cuore azzurro:
«A Madrid servirà un Napoli scugnizzo»

Cannavaro, doppio ex col cuore azzurro: «A Madrid servirà un Napoli scugnizzo»
Venerdì 3 Febbraio 2017, 16:10 - Ultimo agg. 21:57
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A Radio Crc nella trasmissione «Si gonfia la rete» è intervenuto Fabio Cannavaro, ex azzurro ed ora allenatore del Tianjin: «Sto facendo esperienze positive all’estero, ora sono in Cina dove oltre a fare l’allenatore sto costruendo anche la squadra e questo è stimolante. Ho un presidente molto ambizioso, mi ha chiesto di provare a ridurre il gap con le prime squadre cinesi e per questo stiamo lavorando. Non è semplice perché sono anche cambiate un pò le regole quest’anno e dei 5 giocatori stranieri che si possono prendere, se ne possono utilizzare solo 3 stranieri. 

Kalinic è sempre stato in cima alla lista, ma ci siamo anche informati su altri calciatori come Cavani. Non abbiamo chiesto Gabbiadini perché non è funzionale al mio sistema di gioco e devo essere sincero, mi hanno offerto molto giocatori, ma ho un’idea precisa di calcio. Nemmeno Hamsik e Mertens sono stati attenzioni dal mio club. Sto giocando col 4-3-3, prendo spunto anche un pò dal Napoli. Mi piace guardare le partite e devo dire che dal Napoli si possono prendere tanti spunti perché gioca molto bene, forse è una delle migliori in Italia, ma bisogna vincere e non basta essere solo belli 

Real Madrid? Mi vengono già i brividi. Ricordo quel doppio confronto, io facevo il raccattapalle. Il Napoli può far bene perché segna, ma dovrà fare attenzione all’impatto. Soprattutto nei primi minuti, ti possono tremare le gambe e il Napoli deve essere bravo a non farsi condizionare dallo stadio. Sarà necessario essere sfrontato, scugnizzo. 

Non credo che la Juve possa mollare, ma mancano ancora tante partite e non si può mai sapere. Chi insegue, deve provare a mettere in difficoltà la Juve non perdendo terreno.

Quando fui costretto a lasciare il Napoli? Erano tempi diversi, ero giovane e ci fu questa esigenza, ma dispiace perché sono napoletano e avrei voluto fare la mia carriera in azzurro». 
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