Cavani al Napoli, la grande illusione:
tifosi in aeroporto ma lui non c'è

Cavani al Napoli, la grande illusione: tifosi in aeroporto ma lui non c'è
di Gennaro Arpaia
Giovedì 9 Agosto 2018, 17:00 - Ultimo agg. 10 Agosto, 09:47
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Il giorno tanto atteso è arrivato: il 9 agosto, giorno nel quale, secondo una psicosi nata su siti dedicati al calcio e sui social network, Edinson Cavani sarebbe dovuto tornare a Napoli. Peccato, però, che col giorno tanto atteso non sia arrivato anche lui, il protagonista principale di una strana storia. Il Matador sul volo AirFrance 1378 Parigi-Napoli non ci è mai salito. E quindi a Capodichino non è mai arrivato. Un’attesa mancata per quel manipolo di tifosi - poco più di venti i presenti - che quest’oggi erano all’aeroporto di Napoli per godersi il nuovo arrivo del Matador in città. Una attesa, però, rilanciata da una psicosi nata e cresciuta via web: foto, video, biglietti prenotati e poi stampati, attese di forze dell’ordine. Niente di tutto questo, perché dalla zona «arrivi» di Capodichino Edi non ci è mai passato, spegnendo le voci di un calciomercato che a lungo ha rincorso il suo nome.
 

Tutto è nato a luglio. Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, i tifosi napoletani speravano in una risposta sul mercato del club azzurro. La scelta, ovviamente, è ricaduta sul Matador, uno che da queste parti aveva già fatto faville, che poteva essere ceduto dal Paris Saint Germain zeppo di campioni e magari tornare a Napoli per chiudere egregiamente la carriera. Il grande Mondiale giocato dall’uruguaiano, poi, aveva fatto alzare le aspettative di tutti. Ancora una volta, senza che nessuno ne desse la conferma e nonostante le numerose e continue smentite del presidente Aurelio De Laurentiis, la «trattativa» tra il Napoli e Cavani è cominciata (e poi finita, a quanto pare) in rete.

File audio in cui si annunciava il passaggio ormai imminente dell’attaccante in azzurro, biglietti aerei con tanto di nome e cognome già pronto all’imbarco, gli smartphone dei napoletani nelle ultime settimane sono stati inondati di indizi. Tutti falsi, però. Perché Edinson Cavani, attaccante del Paris Saint Germain, a Parigi resterà anche il prossimo anno. Troppo distanti i parametri tecnici e quelli economici per un calciatore che, per bocca della stessa società, a Napoli ha già fatto il suo tempo ed ora lascia spazio a nuovi protagonisti in azzurro.

Nonostante tutto, però, la psicosi Cavani aveva una data: il 9 agosto. Senza alcuna motivazione apparente, questo era il giorno scelto dalla rete per l’arrivo del Matador in città. E poco interessavano le stranezze che facevano da contorno: il Napoli, infatti, non ha alcun membro della società in città oggi, essendo tutti impegnati a Wolfsburg per la gara amichevole di domani sera, senza considerare poi che gli uffici amministrativi del club e le strutture per le visite mediche dei nuovi acquisti si trovano a Roma. E allora perché l’arrivo a Napoli? Non è dato saperlo. In tanti hanno aspettato quest’oggi a Capodichino, ma con un’aria che sapeva di goliardia più che di vera attesa.

«Le ferie e l’amore per il Napoli ci consentono di essere qui, ma se alla fine non arriverà nessun Cavani non ne faremo un dramma», ci raccontano i tifosi presenti con un sorriso. «Peccato, però: Cavani sarebbe stato l’elemento ideale, il tassello che manca a questa squadra per diventare fortissima», il rammarico espresso. L’aereo proveniente da Charles de Gaulle arriva con oltre mezz’ora di ritardo, ma di Cavani nemmeno l’ombra. Qualche tifoso scherza con un turista che - per sua sfortuna - ha lo stesso taglio di capelli del Matador. Poi il tocco di genio: due maschere di cartone raffiguranti i volti di Edinson e Aurelio De Laurentiis con tanto di sciarpa azzurra. Perché se il vero Cavani non c’è, meglio farsi una risata e sperare che l’attacco attuale del Napoli sappia sopperire al suo mancato arrivo.
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