Carletto mette la tuta,
ed è tutta un'altra storia

Carletto mette la tuta, ed è tutta un'altra storia
di Anna Trieste
Mercoledì 8 Agosto 2018, 09:46 - Ultimo agg. 09:47
2 Minuti di Lettura
Bisogna essere onesti: dopo la figuraccia rimediata col Liverpool, che aveva spinto tantissimi tifosi del Napoli a prendere d'assalto il sito internet di Capodichino non tanto per prenotarsi una bella vacanza consolatoria all'estero quanto per controllare attentamente in entrata e in uscita tutti i voli previsti dall'Uruguay, la partita in programma ieri col Borussia Dortmund, pur essendo una semplice amichevole estiva, sembrava già una finale. Tutti i riflettori erano puntati su Carlo Ancelotti che da uomo pragmatico quale è per prima cosa, per rassicurare un poco tutto l'ambiente, si è tolto la giacca e si è messo la tuta e poi, avrà pensato, «Ah sì? Qua a Napoli voi così reagite alle sconfitte nelle amichevoli estive? E allora io vi faccio catenaccio e contropiede e vafancul». E ha funzionato. Oddio, per amor di verità va anche detto che a influenzare soprattutto l'umore e il diverso atteggiamento in campo degli azzurri, meno mosci e decisamente più zompettanti, potrebbe essere stato pure il ritorno a casa del diavulillo prodigo, Mertens, che l'altro ieri si è unito alla truppa azzurra di stanza in Svizzera.

In ogni caso, quello che è stato è stato, finalmente il Napoli ieri ha mostrato una reazione ed è sceso in campo con un'intenzione precisa riassumibile sostanzialmente in questo modo: «Se proprio non è possibile esprimere un'idea chiara di gioco vediamo almeno di non esprimere un'altra figura e mmerd». E così, difendendosi a testuggine in fase di non possesso e attaccando in diecimila compresi i dottori, i preparatori, gli steward, l'autista del pullman e i tifosi presenti allo stadio, all'arrembaggio in fase di possesso al grido di «buttiamola in porta e poi si vede», il neo Napoli di Ancelotti ha portato a casa il risultato. Seggiata notevole da fuori area di Milik, incredibile colpo di testa di Maksimovic su calcio d'angolo di Verdi e pennellata a giro alla faccia di uno sfortunatissimo Lorenzo Insigne da parte di Josè Callejon. Risultato: tre a uno e tutti a casa. Anzi a Wolfsburg per la precisione dove il Napoli disputerà l'ultima delle tre amichevoli in programma prima dell'inizio del campionato. Come ci arriverà non è dato saperlo: fu vera gloria? Il Napoli di Ancelotti insomma è quello visto sabato col Liverpool o quello visto ieri col Borussia Dortmund? Non si sa, quel che è certo è che ieri si è visto un portiere: Karnezis, assafà!
© RIPRODUZIONE RISERVATA