Napoli, la rivoluzione di Ancelotti:
Malcuit e Ruiz verso l'esordio

Napoli, la rivoluzione di Ancelotti: Malcuit e Ruiz verso l'esordio
di Pino Taormina
Martedì 18 Settembre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 19:52
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Inviato a Belgrado

Al Marakana, Carletto, ha vissuto giorni di gloria, da calciatore e allenatore. Magari, l'aria di Belgrado lo ispira. Anche perché non c'è nebbia in lontananza. Nella testa gli ronzano un bel po' di pensieri perché alla vigilia della gara con la Stella Rossa prepara quella che potrebbe essere una specie di rivoluzione. D'altronde, è lui il re di Coppe (due Champions vinte quando era ancora la Coppa dei Campioni da calciatore e tre da allenatore), quindi chi meglio di lui sa come vincere partite come queste, come far ruotare la rosa, come dosare energie e tutto il resto.

Insomma, seguendo il mantra del «non ci sono riserve e non ci sono titolari» Carlo lo sciamano si prepara a stupire tutti. Stasera, infatti, medita di far esordire dal primo minuto Malcuit (al posto di Hysaj) in difesa e Fabian nel centrocampo a 4, con la linea mediana che potrebbe essere completata da Callejon, Allan e Verdi. Insomma, un bel rimescolamento di carte nel match dove in palio c'è già un pezzo di futuro: coppia centrale Koulibaly-Albiol con Mario Rui confermato a sinistra. Malcuit e Fabian non sono mai scesi in campo in questa stagione: lo spagnolo è il pezzo pregiato del mercato estivo, pagato 30 milioni dal Betis Siviglia.

In attacco sicuro del posto è Milik con Mertens o Insigne a spalleggiarlo. Tra Lorenzo e Dries, dunque, un ballottaggio che ricorda quello di qualche anno fa, con il belga leggermente favorito. Ma in ogni caso, molto probabile la staffetta tra i due nel corso della partita. Dunque, sarà ancora 4-4-2 per fronteggiare la Stella Rossa, con interpreti inediti e organizzazione variata. E senza il regista classico.

In porta, c'è il ritorno di Ospina, che con l'Arsenal ha collezionato più presenze in Champions che in Premier League. Almeno sono queste le indicazioni che ieri sera sono filtrate dalla sgambatura allo stadio di Belgrado, quando ormai era praticamente notte: oggi le decisioni definitive. Il Napoli non farà allenamento ma solo un riscaldamento mattutino nella palestra dell'albergo. Carletto pare che sia davvero destinato a dare fiducia a Verdi, Fabian e Malcuit nella bolgia di Belgrado. Fuori Hamsik, quindi, che in caso di presenza raggiungerà Juliano a quota 505 gare con la maglia azzurra. E meno sei dal record assoluto di Bruscolotti. Insomma, a un altro passo dalla leggenda.
 
Lo stadio si chiama Marakana con la kappa, c'è il sole e il cielo è estivo. Pare quasi di essere a Rio se non fosse che dal panorama non si scorge la spiaggia di Copacabana. Kappa come le iniziali del nome di Kalidou Koulibaly. «Non abbiamo certo bisogno di Ancelotti per capire che lo scorso anno in Champions non abbiamo fatto bene. Passare il turno è il nostro obiettivo, ora non pensiamo ad altro». Inizia ancora a Est, il Napoli, la sua avventura in Champions: dopo Kiev (nel 2016) e Charkiv (nel 2017), ora Belgrado. «La prima gara è fondamentale, dobbiamo partire con il piede giusto. Non so se era vero che in maniera inconscia abbiamo preferito le gare in campionato a quelle della Champions, so solo che ora c'è Ancelotti che non fa che parlarci di quanto sia bello vincere le gare di coppa. Io partite così ho sempre sognato di giocarle da quando ero bambino». Un contratto rinnovato da poco fino al 2023, la voglia matta di divenire uno dei punti fermi di questo Napoli. «Penso che pure Psg e Liverpool sanno che sarà complicato passare il turno in un girone in cui ci siamo anche noi. Il Napoli vuole andare avanti in Champions e vuole incominciare vincendo qui con la Stella Rossa. Che rispettiamo e temiamo. Ma che vogliamo battere».
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