Hamsik & Co, il salto fallito:
ecco il Napoli che non sfonda

Hamsik & Co, il salto fallito: ecco il Napoli che non sfonda
di Roberto Ventre
Giovedì 13 Dicembre 2018, 11:00
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A Liverpool hanno fallito soprattutto i big, gli uomini chiave del Napoli, quelli tecnicamente di maggior spessore e che fanno parte del gruppo storico. In una partita di grande intensità e di pressing continuo da parte dei Reds sono scomparsi Hamsik, Insigne, Callejon e Mertens. Tutti e quattro hanno steccato la serata più importante non riuscendo ad incidere in maniera adeguata sul match nella fase d'attacco.

Lo slovacco dopo i passi avanti nel nuovo ruolo di playmaker fatti registrare nelle ultime due sfide di campionato con Atalanta e Frosinone ha sofferto ad Anfield Road: Milner e Wijnaldum lo hanno sovrastato dal punto di vista atletico e del ritmo, Marek ha avuto problemi a sviluppare la manovra, mai una verticalizzazione, passaggi sempre arretrati o in orizzontale. Una partita caratterizzata da diverse imprecisioni negli appoggi e da una continua rincorsa degli avversari a centrocampo: lo slovacco non è riuscito mai ad illuminare il gioco del Napoli con una giocata determinante, troppo passivo, ha subito i centrocampisti di Klopp.
 
Una sola giocata delle sue, il passaggio filtrante per Callejon nell'occasione sprecata dallo spagnolo. Poi null'altro di determinante: Lorenzo è stato sovrastato dalla fisicità dei difensori del Liverpool e non è mai entrato in partita con decisione. Prestazione sotto tono, mai un guizzo, mai un'invenzione, sistematicamente bloccato o anticipato. Insigne non ha fatto la differenza perdendo nettamente il duello a distanza con Salah, dopo averlo vinto al San Paolo: il confronto stavolta è stato stravinto dall'attaccante egiziano che oltre al gol vincente è rimasto sempre nel vivo della partita.

Si allunga il digiuno dello spagnolo, ancora alla ricerca del primo gol stagionale. Colossale il suo errore nel finale sull'assist di Insigne, dalla sua posizione preferita ha calciato nettamente fuori non centrando lo specchio della porta. In generale ad Anfield Road è stata per lui una serata di sofferenza, costretto a rincorrere Robertson, il terzino del Liverpool che di fatto si è trasformato in una vera e propria costringendolo a giocare sempre sulla difensiva. Contributo scarso alla fase offensiva, quasi inesistente e grande difficoltà anche a contenere su suo lato la spinta dei Reds.

La partita di Mertens è finita con l'entrataccia di Van Dijk, punita con il giallo dall'arbitro Skomina ma che poteva anche essere sanzionata con il rosso. Ha rischiato di farsi male seriamente, Dries, è rimasto a terra un bel po' rientrando in campo dopo tre minuti. Ma da quel momento non è riuscito più ad impensierire la difesa del Liverpool ed è rimasto molto lontano dall'area di rigore non puntando mai nell'uno contro uno e non tirando mai in porta. Una serata negativa per il bomber europeo di tutti i tempi del Napoli con 20 reti (con la doppietta alla Stella Rossa ha scavalcato Cavani a quota 19 gol). Una prestazione largamente sotto tono anche rispetto al match di andata contro il Liverpool quando il suo ingresso in attacco al posto di Milik cambiò lo scenario: il belga colpì una traversa ed entrò in maniera decisiva nell'azione del gol di Insigne.
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