Dalglish avverte il mondo Reds:
​«Liverpool, attento ad Ancelotti»

Dalglish avverte il mondo Reds: «Liverpool, attento ad Ancelotti»
di Marco Giordano
Lunedì 16 Settembre 2019, 12:01
3 Minuti di Lettura
Quando parli con Kenny Dalglish, capisci subito di avere di fronte un gigante della storia del calcio: e non solo per i 52 titoli vinti tra campo e panchina che rendono questo scozzese classe 51 l'uomo più decorato della storia del calcio. Oggi dirigente «senza portafoglio» del Liverpool, ma con un peso specifico importante nel CdA, con i Reds ha vinto, prima da giocatore e poi da allenatore, 12 campionati inglesi e tre Champions, solo per menzionare qualche trofeo in bacheca.

Giusto partire dal Liverpool, da una squadra, Dalglish, pronta ad aprire un cliclo?
«Partiamo dalla fine dello scorso anno. L'unico grande avversario del Liverpool è stato il Manchester City: la squadra di Guardiola ha avuto un anno straordinario, ma il Liverpool non è stato assolutamente da meno. Non importa quale sia stato l'avversario da affrontare, non importa che sia stato in casa o in trasferta: in Europa, il Liverpool è capace di tutto».

Anche se, un anno fa, il Napoli di Ancelotti, al San Paolo inflisse una sconfitta senza che Salah e compagni riuscissero a tirare una sola volta in porta.
«È vero, ricordo quella partita. Il Liverpool ha iniziato la scorsa annata non vincendo nemmeno una partita fuori casa: ma, in casa anche contro Napoli, così come per gli altri, non c'era chance: poi, hanno migliorato il rendimento, fino ad arrivare alla finale, alla Coppa con un percorso straordinario».

 

Una partita contro il Tottenham non bellissima: ma, è valsa la sesta Champions.
«Nella partita di Madrid sono state penalizzate entrambe le squadre: non giocavano da tre settimane, faceva caldissimo quella notte, l'erba del campo era secca: sia Liverpool che Tottenham hanno giocato al meglio che potevano. Comunque, abbiamo meritato la vittoria, sarebbe stato molto deludente per Klopp e la squadra concludere la stagione senza una coppa: tornare a vincere la Champions è stato straordinario. Dispiace per il Tottenham, hanno fatto un'impresa qualificandosi contro squadre molto forti».
Si torna in Champions, si torna al San Paolo. Dalglish, pensa che Ancelotti possa mettere ancora in difficoltà Klopp?
«Già ho visto una sfida tra Liverpool e Napoli, ad Edimburgo in amichevole quest'estate. È stata una bella vittoria per Ancelotti, anche se parliamo di una partita non ufficiale. Il gioco del Napoli, in Scozia, mi è piaciuto molto anche se, ripeto, era soltanto un test-match: si vede che il tecnico è riuscito a dare un'anima, un gioco molto interessante e il Napoli può crescere tantissimo: ci sono molti giocatori che possono essere determinanti in ogni momento della gara. Ho visto anche la gara contro la Juventus: il Napoli ha giocato bene, non è facile fare bene in casa della Juventus, peccato per l'autorete, peccato per Koulibaly che resta uno dei più grandi difensori al mondo».
Può fare strada questo Napoli in Champions?
«Certo. Dopo un anno d'esperienza con un grande tecnico come Carlo, saranno ancora più forti quest'anno. Credo che Ancelotti stia facendo un ottimo lavoro, sta facendo crescere il team e sta dando una fisionomia molto europea alla sua squadra. Lo scorso anno, giocarono molto bene anche ad Anfield prima di essere eliminati: non è assolutamente semplice giocare bene in uno stadio come quello, eppure il Napoli mise in difficoltà il Liverpool che poi ha vinto la Coppa».
Saranno Napoli e Liverpool a passare il turno?
«Si. Salibsburgo e Genk sono due buone formazioni, ma non sono all'altezza delle rivali per valore tecnico e non solo. Credo che saranno il Napoli ed il Liverpool a passare il girone di Champions: hanno anche, ormai, entrambe le squadre la giusta maturità per imporsi ogni anno in ambito europeo».
Dalglish, lei è stato un grande attaccante: avrebbe preferito esser marcato da Van Dijk o Koulibaly? Chi pensa sia il più forte?
«Brutta domanda, non saprei. Van Dijk è stato appena nominato giocatore dell'anno anche dalla Uefa, arriva da un anno straordinario. Forse Virgil è un po' più veloce di Koulibaly, ma sono due straordinari difensori che terrei sempre nella mia squadra. Per ogni attaccante è difficilissimo giocarci contro, sarebbero una coppia formidabile».
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