Napoli, De Laurentiis contro tutti:
«Il calcio italiano è la preistoria»

Napoli, De Laurentiis contro tutti: «Il calcio italiano è la preistoria»
Giovedì 18 Aprile 2019, 16:01 - Ultimo agg. 17:59
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A poche ore dalla partita decisiva per il passaggio alle semifinali di Europa League, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato al termine del pranzo Uefa con i dirigenti dell'Arsenal che si è tenuto nella splendida cornice di palazzo Petrucci a Posillipo.

«Abbiamo un gruppo di ragazzi straordinario che ha sempre dato il massimo. In una stagione possono esserci momenti di appannamento ma io non mi sono spaventato nè strappato i capelli. Ancelotti è un allenatore di grande esperienza, una persona perbene e questi per me sono fattori molto importanti». 

Ha sentito Ancelotti stamattina? «Oggi andrò allo stadio alle 18.30. Li aspetterò lì e avrò tempo per parlare con Carlo. Ma non c'è da parlare. Abbiamo affrontato in Champions partite ben più complicate di questa, almeno sulla carta, e l'abbiamo fatto in maniera esemplare, uscendo da un girone infernale per sfortuna ma a testa alta, come ci capitò con Benitez. L'Arsenal ci ha preso in contropiede, forse l'abbiamo presa un po' distrattamente. Servirà concentrazione questa volta e potrebbe esserci anche una bella sorpresa». 
 

Sul calcio italiano: «Ieri sera mi si è aperto un mondo vedendo Manchester-Tottenham. Ho detto: questo è il calcio. L'Italia è la preistoria del calcio. Sembra che in Italia non ci divertiamo a giocare. Lo spettacolo di ieri è irripetibile in Italia, dove ci nascondiamo dietro una tattica. Il vero pericolo nell'affrontare una squadra inglese è questo». 

Da chi mi aspetto qualcosa in più?: «Il Ronaldo del Napoli? Ronaldo non è servito a salvare la Juventus. Il calcio è uno sport di gruppo, la squadra vince tutta insieme. La squadra deve saper leggere la partita, adattare agli avversari e alle situazioni di fortuna e sfortuna che si possono verificare. Anche se l'Arsenal dovesse farci un gol, dovremo guadagnarci una vittoria con ancora più gol di quanto avevamo immaginato».
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