De Laurentiis critica Ventura: «Inutile
chiamare Insigne e non farlo giocare»

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis
Martedì 14 Novembre 2017, 18:23 - Ultimo agg. 21:30
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«È inutile convocare Insigne per poi farlo giocare fuori ruolo o non farlo giocare. In questo modo si crea anche un danno economico alla società». Anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis lancia una frecciata al ct Ventura. «Mi auguro ci sia un cambio netto nel mondo del calcio» dice il presidente dai microfoni di Sky. 

«La mancata qualificazione dell'Italia dal Mondiale? Si commenta da sola. La responsabilità è di Tavecchio, è l'unico vero responsabile di questa disfatta, quella di aver mantenuto un bravo allenatore che io ho licenziato in serie C dopo i primi tre mesi che stava con noi». È dura la critica del presidente del Napoli all'uscita dalla Lega calcio a Milano a Sky, sulla debacle azzurra. «Se uno gioca con il 4-2-4 non può far venire Insigne e metterlo nei quattro, perché gioca nel 4-3-3 ed è lì che esprime il suo massimo livello di capacità. Se tu fai un danno a delle società, utilizzando in malo modo i nostri gioielli, non solo quelli del Napoli, questi gioielli a livello internazionale appaiono non come dovrebbero apparire.
E se quella dovrebbe essere una vetrina espositiva diventa una vetrina negativa. Per cui chi vede questa partite in maniera superficiale potrebbe dire 'allora questi giocatori valgono meno di quello che si dice' e noi che dovremmo fare, adesso chiedere i danni a Tavecchio e alla Federcalcio?», si chiede De Laurentiis che poi affonda. «È chiaro che se io fossi Tavecchio la prima cosa che farei, mi dimetterrei per non fare la figura dello stupido, però non è solo lui che si deve dimettere, lui, Uva, ma anche il Coni ha delle responsabilità, avrebbe dovuto obbligare la Figc a fare un altro tipo di attività. Non si arriva da Conte a quest'altro allenatore. Conte non sono stati capaci di mantenerselo allora evidentemente avevano sbagliato a prenderlo. Chi vedrei sulla panchina azzurra? Un giovane di 35 anni», ha concluso il presidente del Napoli.
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