De Laurentiis: «Puntiamo Ospina
Belotti? Inglese vale più di lui»

De Laurentiis: «Puntiamo Ospina Belotti? Inglese vale più di lui»
Mercoledì 15 Agosto 2018, 13:07
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Torna a parlare Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli che fa il punto di mercato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia. Al centro delle tante chiacchiere la questione portiere. «Sono quattro i profili che stavamo seguendo. Oltre a Mignolet ci sono Ospina e Tatarusanu con Ochoa. Gli agenti del messicano sono venuti a Dublino, ma non voglio prenderlo perché è extracomunitario». Chi è più vicino alla maglia azzurra? «Stiamo negoziando per Ospina, ci sono delle divergenze sulle loro richieste. Probabilmente è un'operazione che può andare in porto». 

«Non capisco perché si parli di attacco indebolito. C’è stata l’entrata importante di Verdi. Lui, cosi come Mertens, possono giocare a destra, sinistra ed anche come prima punta. Stoltamente si dice che bisogna rinforzare l'attacco del Napoli quando l'anno scorso non c'era nemmeno Milik a causa dell’infortunio e ci si dimentica che Mertens ha fatto fuochi d'artificio,facendo impallidire Higuain», ha continuato De Laurentiis. «Non riesco a capire questo pessimismo. Ma poi chi sono questi tifosi che la pensano così? Non i 40 milioni nel mondo, ma qualche malato che non capisce nulla facendosi il mercato con gli amici».

Da chiudere definitivamente, quindi, l’opzione di un nuovo ingresso in attacco. «La pista Belotti è falsa. Queste voci sembrerebbero architettate tra procuratori e giornalisti per far alzare il valore del calciatore», ha confessato il presidente. «Se Belotti vale 65 milioni mi fa piacere, perchè vuol dire che Inglese ne vale 85! L'anno scorso lui ha fatto 12 gol in campionato, mentre nel Torino Belotti ne ha fatti 10. Ora Inglese lo abbiamo dato in prestito oneroso, il Parma non ha battuto ciglio dato il valore del giocatore, potrà ancora far valere le sue qualità. Se Belotti oggi vale 65 milioni probabilmente l'anno prossimo Inglese ne varrà 100!» Per il patron azzurro, comunque, nessun dubbio. «Continueremo a migliorare. Abbiamo solo un problema, abbiamo cambiato allenatore. Ora Ancelotti deve in qualche modo cercare di combinare quello che era il gioco precedente con il suo modo di giocare. Se fosse arrivato un allenatore e avessimo cambiato tutta la squadra, avremo fatto una squadra a sua immagine e somiglianza ma sarebbe servito comunque tempo per farla crescere. Questi signori sono con noi da diversi anni ed ultimamente hanno assaporato il giocare in un certo modo, con la difesa in un certo modo, con certi movimenti che ci hanno invidiato con il sarrismo. Ora Sarri non c'è, il sarrismo si può conservare per quanto conservabile, ma bisogna compendiarlo con quanto vuol fare Ancelotti». 

Strenua difesa per il nuovo progetto azzurro, nonostante qualche passaggio a vuoto. «Mettere in dubbio le capacità di Ancelotti vuol dire non capire nulla di calcio. Bisogna dargli tempo, servono almeno due mesi. Quando è venuto Sarri gli dissi che non avrebbe avuto due mesi perché io ci misi la faccia e gli diedi tre settimane. Ancelotti è il genio incontestabile del calcio, ovunque è andato ha fatto bene, ora volete che non faccia bene al Napoli? Ma bisogna dargli quei due mesi di tempo per entrare nella testa e nei meccanismi dei giocatori. Se quelli che vengono allo stadio vogliono fare solo i contestatori, contestino pure. Il Bari una distrazione? È una squadra che gioca tra i dilettanti, figuriamoci se noi siamo distratti. Sono due realtà totalmente diverse. Il Bari è un'entità dalle grandissime opportunità ma che è stata maltrattata, cercheremo di darle una raddrizzata. Ora vendiamo più maglie? No, quello no. A Napoli c'è il gusto del pezzotto, vogliono spendere i miliardi di euro per compare i giocatori, ma poi fanno il pezzotto, spingono ai tornelli per entrare in quattro. Loro contestano De Laurentiis, ma io contesto loro».

In mattinata, De Laurentiis aveva anche salutato i tifosi azzurri. «Buon Ferragosto ai 40 milioni di tifosi e ai 120 milioni di simpatizzanti del Napoli in Italia e nel mondo, da parte mia e di tutta la società», ha scritto questa mattina su Twitter il presidente per festeggiare la ricorrenza. «Buon Ferragosto anche ad Ancelotti, al suo staff, a Giuntoli e alle loro famiglie. E a mio figlio Edoardo nel suo ruolo di vice presidente. E naturalmente un buon Ferragosto a tutti i nostri splendidi calciatori e alle loro famiglie. Infine un augurio a tutti i dirigenti, gli impiegati e i collaboratori del Napoli e alle loro famiglie».

 
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